Catania, dal 3 al 5 settembre, prima edizione del “Festival delle istituzioni”

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Il Festival delle Istituzioni, alla sua prima edizione, intercetta un rinato interesse verso le istituzioni dopo una stagione difficile che,tuttavia, ha ridato loro senso, sottraendole al clima di sfiducia e di estraniamento che le aveva contraddistinte negli ultimi decenni.

Il Festival, organizzato dalla Scuola Superiore dell’Università di Catania in collaborazione con la Società editrice il Mulino, propone a un pubblico non specialista una serie di incontri, lezioni e dialoghi intorno all’idea di Istituzione, nelle sue molteplici declinazioni, a partire dalle sue trasformazioni e dall’impatto sul futuro della politica, dell’economia e della governance delle crisi.

Tra i tanti perché sull’importanza di dedicare un festival alle Istituzioni, ne possiamo individuare almeno quattro:

Perché le Istituzioni rappresentano la cerniera attraverso la quale i bisogni della società arrivano alla politica e viceversa: da questo punto di vista garantiscono i presupposti stessi della democrazia, a partire dalla libertà e dall’uguaglianza.

Perché in un mondo in cui il divario sociale si è allargato a dismisura e l’economia finanziaria ha modificato profondamente il ruolo del mercato, le istituzioni tornano a ridefinire i rapporti tra politica, economia e diritto.

Perché la crisi sanitaria globale ha alimentato dinamiche anti-istituzionali ma anche una nuova domanda di istituzioni, verso il superamento della sfiducia nelle autorità regolative.    

Perché le grandi sfide del mondo contemporaneo – dal riscaldamento globale alla biodiversità, dal rischio nucleare all’intelligenza artificiale – richiedono strategie altrettanto globali, un rinnovato protagonismo delle istituzioni internazionali e un dialogo aperto con la società civile.

Inizieremo con l’interrogarci sulla natura e il significato delle istituzioni, sulla loro storia e sulle trasformazioni del presente, per creare uno spazio pubblico capace di permanere nel tempo e di sollecitare ogni anno idee nuove su prospettive di cambiamento sociale, più giuste e adeguate alle società e alla vita delle generazioni future.

Per tre giornate a Catania, tra la sede della Scuola Superiore di Catania a Villa San Saverio e il Monastero dei Benedettini di San Nicolò l’Arena, tanti gli appuntamenti e gli ospiti, in un dialogo costante tra le grandi voci dell’Accademia e della Ricerca, con la partecipazione anche delle nuove generazioni di studiosi: a moderare tutti gli incontri saranno infatti alcuni giovani, Alumni/ae della Scuola Superiore di Catania. 

Il Festival si apre venerdì 3 settembre alle 17 a Villa San Saverio con i saluti di benvenuto della Scuola Superiore dell’Università di Catania. Alle ore 19 si terrà la prima delle tre Lectiones magistrales in calendario, quella con Roberto Esposito dal titolo “Che cos’è un’Istituzione”, che trae spunto dal libro Istituzione, pubblicato dal Mulino.La prima giornata si concluderà poi alle ore 21.30 sempre a Villa San Saverio con la serata musicale a cura dell’Italian Ensemble dal titolo “Passeggiata musicale italiana”. 

La seconda giornata del Festival, sabato 4 settembre, interamente ospitata da Villa San Saverio, è aperta alle ore 17 dalla conferenza “Istituzioni e amministrazioni repubblicane: un rinnovato nation building con Francesco Clementi e Guido Melis in un dialogo moderato da Federica GiordanoAlumna della Scuola Superiore di Catania. Si prosegue alle 18.30 con Maria Rosaria Ferrarese e Bernardo Sordi impegnati nel dialogo dal titolo “Le istituzioni e il potere tra pubblico e privato”, moderati da Marco FisicaroAlumnus della Scuola Superiore di Catania. Ancora sabato 4 settembre alle ore 19.30 a Villa San Saverio sarà la volta dell’intervento di Antonio Padoa Schioppa, moderato dall’Alumna della Scuola Superiore Maria Antonia Panascì, dal titolo “Le istituzioni oltre lo Stato nazionale: il lungo cammino dell’integrazione europea”. La seconda giornata si concluderà, infine, con la lectio magistralis di Carlo Galli dal titolo “La necessità della politica”, una riflessione a partire dal suo ultimo libro Platone. La necessità della politica, edito per il Mulino nella collana “La voce degli antichi”. 

Terza e ultima giornata del Festival sarà domenica 5 settembre: primo appuntamento alle 17.30 a Villa San Saverio con Paola De Vivo e Gianfranco Viesti, moderati da Paolo ArcidiaconoAlumnus della Scuola Superiore, e l’incontro dal titolo “Istituzioni e mercati: ripartire dai territori”. Alle ore 19 l’ultima lectio magistralis in calendario, dal titolo “Scienza e Istituzioni in un mondo che cambia”, è affidata a Gianfranco Pacchioni. Seguirà l’evento conclusivo della prima edizione del Festival della Scuola Superiore di Catania, ospitato nel suggestivo Monastero dei Benedettini di San Nicolò l’Arena. In questo meraviglioso scenario si terrà, infatti, alle ore 21.30 il reading di Lella Costa dal suo ultimo spettacolo in tournée “Intelletto d’amore – Dante e le donne”, scritto da Gabriele Vacis con Lella Costa. 

La partecipazione a tutti gli incontri è gratuita con prenotazione online obbligatoria.

L’accesso alla piattaforma Eventbrite di prenotazione a una o più giornate e/o serate del Festival è disponibile su www.scuolasuperiorecatania.it

Tutti gli eventi si svolgeranno nel rispetto del distanziamento fisico e di tutte le misure anti-Covid vigenti alla data di svolgimento delle conferenze.

Si ringraziano il Rettore dell’Università di Catania, la comunità degli/lle Allievi/e e Alumni/ae della Scuola Superiore di Catania, l’Area della Terza Missione, l’Area della Comunicazione e delle Relazioni Internazionali e il Dipartimento di Scienze Umanistiche.

In allegato la cartella stampa completa: logo del Festival, comunicato stampa, programma completo, immagini di alcuni dei protagonisti (Francesco Clementi, Lella Costa ph by Lorenzo Piano, Paola De Vivo, Roberto Esposito, Maria Rosaria Ferrarese, Carlo Galli, Guido Melis e Gianfranco Pacchioni) e alcune immagini delle location di Villa San Saverio e del Monastero dei Benedettini di San Nicolò l’Arena.

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Redazione Catania

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