Chieti: “Hanno provato a spararmi”, ladro sporge denuncia ai carabinieri contro i residenti

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Il 6 gennaio i carabinieri di Casalincontrada, un paese di Chieti, hanno raccolto una denuncia alquanto singolare: un ladro di 32 anni ha denunciato di essere stato sparato con un fucile dai residenti inferociti che lo hanno accerchiato dopo l’ennesimo furto. Il 32enne, per sfuggire alla furia dei residenti, si è gettato in un dirupo.

Subito sono scattate le indagini per appurare la veridicità del racconto dell’uomo poiché, se venissero confermati gli spari di fucile, si tratterebbe di un caso di “giustizia privata” che meriterebbe maggiori approfondimenti da un punto di vista giudiziario. Se qualcuno davvero ha sparato, rischierebbe di essere denunciato per minaccia aggravata.

La dinamica

I fatti risalgono al 6 gennaio quando verso le 16:00 il 32enne ha rubato da una rimessa agricola in via Alento oggetti vari tra cui 5 pentole in rame, una carriola e un contenitore di latta pieno di gasolio. Il ladro, ritenuto il responsabile di altri furti nel paese, sarebbe stato sorpreso e accerchiato dai residenti e per fuggire alla loro rabbia si sarebbe lanciato in un dirupo pieno di rovi noncurante delle possibili conseguenze.

Dopo alcune segnalazioni sul posto sono sopraggiunti i carabinieri di Casalincontrada che hanno avviato le ricerche del 32enne e cercato di ricostruire l’accaduto ascoltando le testimonianze dei presenti. I militari sono riusciti a localizzare l’uomo grazie ad un termoscanner messo a disposizione da un cittadino, capace di riconoscere le fonti di calore come appunto un corpo umano. Il 32enne è stato ritrovato 5 ore dopo il furto ferito e privo di sensi ed è stato soccorso dall’1-1-8.

Dopo le prime cure sul posto, l’uomo è stato trasferito in ambulanza al pronto soccorso, anche se i successivi esami hanno escluso ferite gravi. Il mattino dopo è stato dimesso ma è stato denunciato per il furto. Sono in corso le indagini per capire se effettivamente qualcuno ha sparato col fucile, come denunciato dal ladro.

Un caso simile

Per una strana coincidenza oggi, davanti al gup del tribunale di Chieti Luca De Ninis, si tratterà un caso simile e cioè quello dell’89enne Domenico Cocco che col fucile dalla finestra di casa ha sparato due colpi ferendo uno dei ladri che avevano sventrato un bancomat a Fara San Martino portando via 12.000 euro.

I fatti risalgono al 9 ottobre 2021 e l’anziano è accusato di lesioni personali aggravate, in quanto sparò e ferì Carlo Grossi, 33enne di Stornara in provincia di Foggia, ricoverato in prognosi riservata dopo un intervento chirurgico.

L’avvocato Mario La Morgia, difensore dell’imputato, ha chiesto e ottenuto un rinvio a stamattina valutando l’ipotesi di richiesta di un patteggiamento. In un primo momento il gip Andrea Di Berardino aveva respinto la richiesta di archiviazione formulata dalla Procura, ordinando l’imputazione coattiva.

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Redazione Nazionale

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