COLDIRETTI, I GIOVANI PORTANO INNOVAZIONE E RIMANGONO IN CAMPAGNA

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DAL SETTORE ZOOTECNICO AL TURISMO ESPERENZIALE. LA STORIA DELL’AGRITURISMO COLOMBERA

12.3.2021 – Ci troviamo a Quarto d’Altino, dove si trova l’agriturismo associato a Coldiretti Campagna Amica, promosso da Terranostra, Colombera nell’omonima via, circondato da un appezzamento di terra di 18 ettari.

Ad occuparsene è Elisa Zanotto, una giovane ragazza che prima di dedicarsi a tempo pieno all’agricoltura dando man forte ai genitori, ha viaggiato e lavorato all’estero, in particolare in Spagna e Inghilterra. Elisa proviene da una famiglia di mezzadri da generazioni passate, il nonno decise negli anni ’50 di comprare quel appezzamento di terra a Quarto d’Altino consentendo poi al figlio Ruggero di dedicare la sua vita all’allevamento di vacche da latte e alla coltivazione di mais, soia e frumento; non era però la strada di Elisa che ama le lingue, ne parla correntemente cinque grazie al percorso scolastico e alle esperienze all’estero che hanno consentito di rafforzarne la conoscenza.

“Quando mio padre decise di aprire un agriturismo puntando sul servizio di alloggio, data la vicinanza all’aereoporto, ho capito che potevo tornare nella mia campagna, felice di dare il mio contributo a turisti e visitatori. Mi piace infatti dialogare con loro, spingerli in percorsi immersi nel verde che si possono esplorare in bicicletta scoprendo le bellezze dell’area naturalistica del Sile, piuttosto che da Altino raggiungere le isole della Laguna Nord e conoscere altre realtà agricole con prodotti tipici, eccellenze del territorio.” Afferma Elisa Zanotto.

In questo ultimo anno, l’agriturismo  ha risentito delle difficoltà contingenti ma lei pensa al futuro con fiducia. “I giovani che amano la campagna sanno coglierne il valore e  i ritmi- afferma Tiziana Favaretto, presidente di Terranostra Venezia- per cui la sfida consiste nel saper trasmettere questa passione attraverso le esperienze dirette, ed ora più di sempre c’è voglia da parte dei visitatori di immergersi in un turismo diverso, più lento e consapevole.”

Ora in stalla sono rimasti pochi capi ma il progetto è quello di continuare a puntare nella coltivazione di cereali e un orto ricco di frutti e verdure per poter deliziare i turisti, anche se ora solo per colazione, delle prelibatezze della terra affacciata alla laguna di Venezia.

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Redazione Venezia 1

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