Vicino di casa preso a sprangate, 36enne condannato a 4 anni e 3 mesi

Un uomo è stato condannato a 4 anni e 3 mesi di reclusione per aver preso a colpi di spranga il suo vicino di casa, mentre altri due sono stati assolti da tutte le accuse. In attesa dell’esito dell’indagine che vede coinvolte per omicidio colposo di un uomo all’interno di una Rssa ben sei persone, ecco l’esito di un tremendo fatto di cronaca salentina che risale al 5 dicembre 2016. L’uomo che è stato condannato a 4 anni e 3 mesi è Orazio Preite, 36enne di Taurisano, già precedentemente condannato a 15 anni per il tentato omicidio di un imprenditore. Quest’altro processo che lo ha visto per la seconda volta imputato e condannato si è chiuso oggi in primo grado. I quattro anni e tre mesi di reclusione che gli sono stati inflitti risultano essere anche una pena maggiore rispetto alla richiesta della pubblico ministero Giorgia Villa che era di tre anni e mezzo.

Vicino di casa preso a sprangate, un condannato e due assolti

Nella chiusura del primo grado di giudizio, inoltre, sono stati assolti “per non aver commesso il fatto” gli altri due imputati. Si tratta di Fabio Preite, 31enne di Taurisano e Cosimo Michele Preite, 59enne sempre di Taurisano. Secondo le indagini si trattò di una “lezione pubblica” data a chi aveva mancato di rispetto nei loro riguardi e con l’obiettivo di affermare una presunta supremazia e controllo del territorio. Stando all’accusa, il primo avrebbe aiutato il condannato, Orazio Preite a picchiare il malcapitato, provocandogli ferite in più parti del corpo, ritenute guaribili dai medici in 25 giorni. Oltre al reato di lesioni aggravate dal metodo mafioso, era contestato anche il reato di tentata violenza privata, sia al 36enne che all’altro familiare per le minacce di morte che avrebbero rivolto alla vittima e per aver impedito a quest’ultimo di denunciare l’episodio alla polizia.