Coppia scomparsa, arriva la svolta: arrestato il figlio

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Stanotte la svolta. Benno Neumair, il 30enne accusato di duplice omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere, è stato arrestato. Sarebbero emersi ulteriori riscontri che hanno portato in carcere il giovane, sospettato sin dalle prime ore della scomparsa dei genitori. E’ passato quasi un mese dal momento in cui Peter Neumair e Laura Perselli, svaniscono nel nulla. 

Il trentenne, appassionato di fitness e insegnante di matematica (ma alcuni genitori, in quella scuola privata, non lo volevano), si è sempre dichiarato estraneo alla vicenda. Ha ricostruito agli inquirenti cos’è successo quel giorno: Laura che rientra a casa in bici dopo la visita alla madre, la chiacchierata con lei alle 18,30, il viaggio per incontrare un’amica in Bassa Atesina con la quale rimane fino alla mattina alle 5. Alle 6 di nuovo a casa avrebbe portato fuori il cane, senza aprire la porta della camera dei genitori “per non svegliarli”. E i genitori dopo le 18,30 avrebbero forse fatto una passeggiata fuori, con quel freddo. Dalle 21 di quella sera i loro cellulari sono spenti. Questa la versione.

Ma se i genitori non fossero mai usciti da quella casa? E mille indizi contro di lui, come la giacca ritrovata nell’Adige molto simile a quella che indossava Peter Neumair il giorno della scomparsa. O la macchia di sangue, che i laboratori dei Ris hanno confermato essere di Peter. O gli spostamenti di Brenno: parte, dopo aver salutato padre e madre, per andare a Ora e passa per Vadena; alle 21 si trova a Bolzano lo dicono le telecamere, e un’ora dopo ancora a Laives, a pochi chilometri di distanza. E perché avrebbe spento il telefono dalle 21,20 alle 21,57?  

I pm Igor Secco e Federica Iovene sono convinti che Benno si sia liberato dei corpi dei genitori, avvelenati secondo l’accusa nell’appartamento a fianco al loro, prima di andare a casa dell’amica Martina (indagata per favoreggiamento) che gli lavò i vestiti. 

I corpi di Peter Neumair e Laura Perselli, dice la logica, sono nel fiume. Ma l’Adige non restituisce facilmente, forse dovremo aspettare tanti giorni. Tanti, troppi indizi che la vicenda sia andata nella maniera drammatica che tutti sospettavano fin dal principio.

Benno e la famiglia non andavano d’accordo. Anche Günther Neumair, fratello di Peter, ha avuto la forza di dirlo: “Mi chiede se siamo stupiti per la piega che ha preso l’indagine? Assolutamente no…. Non erano tutte rose e fiori”. La ricostruzione della vicenda fatta dagli inquirenti, che la difesa definisce “fantasiosa”, è invece sempre più nitida. 

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Redazione Nazionale

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