COVID: COLDIRETTI, STOP PRATICHE SLEALI FERMA SPECULAZIONI CIBO

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UNA MOZIONE IN CONSIGLIO REGIONALE IMPEGNA IL VENETO A COMBATTERE QUESTO FENOMENO

21 aprile 2021 – E’ importante lo stop alle aste capestro al doppio ribasso che strangolano gli agricoltori con prezzi al di sotto dei costi di produzione in un momento proprio in cui è fondamentale difendere la sovranità alimentare del Paese con l’emergenza Covid. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel commentare positivamente l’approvazione definitiva del Senato della Legge di Delegazione europea contro le pratiche commerciali sleali nei rapporti tra imprese nelle filiere agricole e alimentari.

L’ intervento normativo fortemente sollecitato da Coldiretti per rendere più equa la distribuzione del valore lungo la filiera ed evitare che il massiccio ricorso attuale alle offerte promozionali di una parte della Gdo non venga scaricato sulle imprese di produzione già costrette a subire l’aumento di costi dovuti alle difficili condizioni di mercato. Le vendite sottocosto dovranno ora rispettare una serie di parametri a partire dal semplice superamento dei costi medi di produzione elaborati dall’ Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare (Ismea).

Contrastare il fenomeno delle pratiche commerciali sleali e contemporaneamente ad avviare azioni per una corretta politica dei prezzi  dei prodotti agroalimentari e agricoli sono i temi contenuti in una mozione  depositata  in Consiglio del Veneto che  impegna  la Giunta non solo ad intervenire presso il Governo e le istituzioni statali ma anche a livello regionale per ad avviare iniziative per  favorire lo sviluppo di una filiera agroalimentare veneta sostenibile in cui sia garantita un’equa redistribuzione del valore economico. Le pratiche commerciali sleali si abbattono pesantemente sulle imprese agricole – commenta Coldiretti Veneto –per ogni euro speso dai consumatori meno di 15 centesimi vanno a remunerare il prodotto agricolo.

Per difendere gli agricoltori dallo strapotere delle grandi catene distributive è tra l’altro previsto – spiega la Coldiretti – si interviene anche sui ritardi di pagamento delle forniture e sulle modifiche non concordate dei contratti, fino ai mancati pagamenti per i prodotti invenduti. E’ stato introdotto nel provvedimento anche l’anonimato di chi denuncia tali vessazioni e viene data alle associazioni di rappresentanza la possibilità di presentare le denunce per conto dei propri soci.

Nel testo approvato è importante – conclude la Coldiretti – la valorizzazione dell’intervento dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentare (ICQRF) funzionale al rispetto del funzionamento del mercato e delle filiere per le acquisite competenze in ambito agroalimentare.

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Redazione Venezia 1

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