De Santis: “Parco urbano di Piazza d’Armi, dopo 6 anni ancora non partono i lavori”

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Riceviamo e pubblichiamo da Lelio De Santis, capogruppo Cambiare insieme al Consiglio comunale: “Il progetto per la realizzazione del parco urbano di Piazza d’Armi, con annesso teatro di circa mille posti, ha iniziato il suo percorso per l’aggiudicazione dei lavori di importo di 18 milioni a base d’asta nel lontano 2014. Gli stessi lavori furono affidati alla ditta Rialto costruzioni, con sede in Caserta, con un ribasso del 60%, suscitando
notevoli perplessità sulla possibilità concreta di poter realizzare
un’opera così importante
con un importo inferiore alla metà di quello
previsto in progetto. Rappresentai all’epoca all’amministrazione attiva
ed al dirigente del settore la necessità di non procedere all’aggiudicazione dei lavori, in presenza di un’offerta economica chiaramente anomala e per accertare l’affidabilità finanziaria della ditta aggiudicataria. Per di più, prima di iniziare i lavori la stessa ditta richiese una perizia di variante, con la previsione di una somma aggiuntiva di 5 milioni rispetto all’importo a base d’asta. Nel frattempo, la ditta Rialto ha avuto problemi finanziari ed è finita in concordato preventivo, che allo stato il tribunale non ha ancora autorizzato. Parrebbe che l’amministrazione Biondi, attraverso l’assessore Vittorio Fabrizi, voglia affidare i lavori ad un’azienda detenuta al 52% dalla stessa Rialto costruzioni. Insomma, anche in presenza di queste criticità tecniche, finanziarie e giudiziarie, la
Giunta comunale intende procedere con le bende agli occhi, con il rischio reale di impantanare il progetto e di fare del Parco urbano un’altra incomprensibile incompiuta cittadina. Pare che l’intento dell’assessore Fabrizi sia quello di velocizzare i tempi di avvio, ma gli aspetti da chiarire sono tanti, dalla congruità del ribasso alla garanzia sulle capacità di adempiere agli obblighi contrattuali, che rischiano di bloccare i lavori all’infinito, con grave pregiudizio per la trasparenza della procedura e con grave danno per la comunità aquilana. Siccome i miei inviti rimangono inascoltati, sarà la commissione di Garanzia e di controllo, la cui convocazione chiederò con urgenza, a fare chiarezza su tutta la vicenda del Parco urbano di Piazza d’Armi, che è l’emblema di una cattiva amministrazione e di una burocrazia che tutto rallenta“.

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Redazione LAquila

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