Il Parlamento ha definitivamente ultimato il decreto Rave un paio di mesi fa creò tante discussioni e polemiche circa la norma sugli assembramenti illegali. A far discutere, oggi, però, sono soprattutto le nuove regole legate al Covid con l’abrogazione di quasi tutte le ultime norme previste. Le misure di contenimento in merito al Coronavirus previste dal Ministro della Salute, Orazio Schillaci, in realtà, rappresentano una sorta di liberi tutti. Resta soltanto l’obbligo di mascherine negli ospedali fino al 30 aprile 2023, ma cadono altre norme come quelle legate all’esibizione del certificato di vaccinazione per l’ingresso nelle strutture sanitarie o l’obbligo di tampone in caso di sintomi o alla fine del periodo di isolamento dopo il contagio. Le norme previste all’interno del decreto rave faranno sicuramente discutere anche perché, proprio nelle ultime ore, si sono intensificati i controlli ai confini per l’ondata della pandemia in Cina.
Ma cosa è previsto realmente all’interno del decreto Rave per ciò che riguarda le misure anticovid? Fece molto discutere, qualche settimana fa, l’abrogazione dell’obbligo vaccinale per i medici e il reintegro dei cosiddetti No Vax. A partire dalla sua entrata in vigore e fino al 30 giugno 2023, vengono sospese le multe da 100 euro con cui sono state sanzionate le persone con più di 50 anni che non hanno rispettato l’obbligo vaccinale. Con il decreto rave, inoltre, il governo è intervenuto sulle norme che regolano l’uso del green pass. Non c’è più l’obbligo di effettuare un test rapido o molecolare alla prima comparsa dei sintomi e per uscire dall’isolamento dopo aver contratto l’infezione. Dopo i primi cinque giorni di positività, quindi, sarà quindi possibile tornare a svolgere la vita di tutti i giorni. Ridotta, inoltre, la durata del regime di auto-sorveglianza per chi è entrato in contatto con persone positive. Il termine dei 10 giorni è stato diminuito a 5, sempre con l’obbligo di indossare la mascherina Ffp2 in caso di assembramenti. Nel decreto presente anche l’abrogazione delle misure che consentivano l’accesso alle strutture residenziali, socioassistenziali, sociosanitarie e hospice nonché nei reparti di degenza delle strutture ospedaliere, come visitatori o accompagnatori, solo alle persone munite di green pass. Abrogato anche l’obbligo del green pass per gli accompagnatori che sostano nelle sale di attesa dei dipartimenti d’emergenza e pronto soccorso, come pure l’obbligo di sottoporsi al test antigenico rapido o molecolare per l’accesso alle prestazioni di pronto soccorso.
Ingredienti: una coscia di pecora o di agnellone; tre etti di salsiccia fresca; un etto…
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