È di Sezze il nuovo campione italiano di tiro a volo, specialità Compak Sporting

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Si chiama Bruno Roccasecca, è di Sezze ed a Sezze vive, ed è il nuovo campione italiano di Prima Categoria di tiro a volo, specialità Compak Sporting.

Bruno, classe 1967, non un ragazzetto insomma, ha mosso i primi passi presso il centro di tiro del ristorante Il Faraone, in località Casali, ma la sua grande passione, unita al talento ed all’allenamento, lo hanno portato a questo importante traguardo.

Una consacrazione per il tiratore setino, che si è distinto nella competizione tricolore che si è svolta presso la struttura Tav San Martino di Tavullia, località famosa per aver dato i natali al super campione di motociclismo Valentino Rossi.

Roccasecca ha chiuso la sua performance con un risultato di 191 piattelli centrati su 200. Si è classificato al settimo posto assoluto ma è stato il migliore della Prima Categoria, risultato che gli è valso il titolo tricolore.

“È stata una gara massacrante – ci ha detto – con un caldo assurdo che ha reso ogni tiro un vero terno al lotto. Senza contare il fatto che la competizione è stata lunghissima visto che partecipavano 383 tiratori…”

La rincorsa al titolo nazionale per Bruno Roccasecca parte circa 10 anni fa, come detto, presso il campo di tiro di località Casali, sulle orme di suo padre, tiratore a sua volta. “Avere un fucile in mano mi riportava agli anni 70 quando, da bambino, seguivo mio padre al campo di tiro ed ero affascinato da quei dischetti arancioni che volavano in aria e quasi per magia venivano rotti da quegli sciami di pallini che uscivano da un fucile”.

“Questa medaglia mi ripaga di tanti sacrifici. La difficoltà del gioco è molto alta, serve dedizione, allenamento, esperienza, serve conoscere il gesto tecnico e nel gergo “l’anticipo”. Mi viene in mente l’amico avvocato Gaetano Molinari che mi fece comprare il mio primo fucile, e devo dire grazie anche al mio mentoreVico Albino, ma anche ad Antonio Giorgi e Giovanni Di Girolamo, detto ‘Pastina’”.

E ancora: “Sicuramente la scelta di andare ad allenarmi presso il Tav Foligno, società per la quale gareggio, ha segnato la svolta. Sono stato accolto dalla famiglia Spada, col CT Veniero in primis, ed ho iniziato a capire di cosa stavamo parlando”.

Negli anni arrivano le prime vittorie, in singolo e specialmente a squadre con il team Foligno, ma mancava la ciliegina sulla torta, il titolo di campione italiano di I categoria.

Una vittoria che è valsa anche la convocazione nella nazionale italiana per il campionato mondiale che si terrà a Settembre in Grecia, sul campo di Psachna, ad Atene: “Sarà un’esperienza nuova e stimolante. Mi sento pronto e spero proprio di fare bella figura per me, per quelli che mi conoscono e perché indossare la casacca della nazionale, a 56 anni, è sempre un onore e ne sono orgoglioso”.

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Lidano Orlandi

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