E’ pontino il poliziotto che ha salvato il dottor Le Foche: “Voleva ucciderlo. L’ho calmato parlandogli di boxe”

Leggi l'articolo completo

“Se sono vivo e parlo al telefono lo devo a te”; queste le parole che l’immunologo di Sezze, dottor Francesco Le Foche, aggredito sabato nel suo studio di Roma da uno squilibrato, ha detto per telefono al poliziotto che gli ha letteralmente salvato la vita. L’agente in questione si chiama Manuel Basile, ha 39 anni ed è di Fondi dove vive con la famiglia: la moglie Claudia La Rocca, Assessore al Comune di Sperlonga e il figlio Andrea.

Manuel lavora alla direzione Centrale Affari Generali a Roma e si occupa dell’assistenza ai figli dei colleghi: da chi è orfano a chi invece ha delle patologie. Ex militare della Marina è poi entrato in Polizia: “Ero a piedi e stavo andando alla stazione Termini per prendere il treno e tornare a casa a Fondi – ha raccontato – ero uscito da un altro studio medico qualche civico più avanti dove avevo fatto una visita”.

E’ stato intorno alle sei di pomeriggio che Manuel ha sentito le richieste di aiuto provenire da un palazzo: “Chiamate la Polizia”. L’istinto del militare a quel punto prende il sopravvento e si precipita a vedere cosa succede: “Il dottor Le Foche era a terra e questa persona sopra di lui continuava a infierire, prendeva la testa e la sbatteva a terra.

Ho gridato con tutta la voce che avevo in gola “Ma che cavolo fai?”. Lui si è girato verso di me, mi ha guardato e allora io ho iniziato a parlare». A quel punto, racconta Basile, «gli dicevo: “Ma ti rendi conto, perché lo hai fatto?”. E quello farfugliava qualcosa, a proposito di una visita che non era andata come pensava o qualcosa del genere, ma blaterava anche cose senza senso». Il poliziotto dice che Morandi non gli ha fatto accenni al cane che voleva fosse curato da Le Foche e che nel frattempo è morto. «Gli ho chiesto quale attività facesse e lui ha iniziato a parlarmi della boxe, di un incontro importante che aveva vinto quando era più ragazzo. Nel frattempo era stato chiamato il 112». Quando è arrivata la polizia si è agitato di nuovo: «Ha detto “adesso torno dentro e finisco”». Ma nel frattempo l’ambulanza aveva già portato via il professore. Che lo ha ringraziato successivamente per l’intervento. Infine, Basile spiega perché non ha usato un’arma: «Avrei compromesso la situazione, mettendo in pericolo gli altri. La mia indole mansueta, poi, mi ha permesso di tranquillizzarlo».

Leggi l'articolo completo
Lidano Orlandi

Recent Posts

Denuncia choc di una 21enne: “Mi hanno violentata in 5, non so che ci faccio qui”

Un'altra brutta storia di violenza sessuale: una ragazza 21enne, di origini sudamericane, ha denunciato di…

6 ore ago

Gioca alle slot tutto lo stipendio della moglie e poi cerca di ucciderla

Il caos si è scatenato in una casa di Biancavilla, in provincia di Catania, dove…

7 ore ago

Cade dalla bici e sbatte la testa, 82enne grave in Ospedale

Un uomo cade dalla bici e sbatte la testa ed ora si trova in condizioni…

7 ore ago

Bidella licenziata in tronco perché balla al lavoro: “Gravi danni d’immagine” [VIDEO]

Ballare sul luogo di lavoro può essere considerato un motivo di licenziamento? Purtroppo sì. Per…

7 ore ago

“Striscia la Notizia” torna in terra pontina per sostenere la protesta dei pescatori

Sul banco degli imputati, ancora una volta, la situazione del porto canale di Rio Martino,…

8 ore ago

La confessione hot di Alessandro Cecchi Paone: “Sesso a tre con mio marito Simone e una donna? Ci stiamo…”

Alessandro Cecchi Paone è un personaggio dal carattere forte che non hai mai avuto paura…

8 ore ago