Polo Universitario di Ricerca e Formazione Siciliano per il Monitoraggio Meteo-Climatico ed Ambientale all’interno dell’ Ex base Nato di Comiso. “Un’opportunità strategica per la creazione di sviluppo economico e occupazione”

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Ultime battute per uno dei 4 progetti pervenuti all’interno del bando relativo agli interventi di riqualificazione e rifunzionalizzazione, pubblicato dal Ministero per il Sud e la coesione territoriale (che prevede lo stanziamento di 350 milioni di euro), che hanno individuato per la loro realizzazione altrettante porzioni della ex base Nato.

“Nell’ambito delle progettualità previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – spiega il sindaco di Comiso Maria Rita Schembari – nel mese di novembre del 2021 il Consorzio Interuniversitario Scienze Fisiche Applicate CISFA, nella qualità di Soggetto proponente, il cui presidente è il Prof. Salvatore Magazù, ordinario di Fisica sperimentale dell’Università di Messina, ha avanzato una proposta progettuale inerente alla creazione del primo Polo Siciliano di alta formazione. Oltre al CISFA, sono coinvolti Partner Accademici, Istituzionali ed Industriali, operanti in campo nazionale ed internazionale; nello specifico, il partenariato è composto da: Comune di Comiso, Università degli Studi di Messina, Università degli Studi di Catania, IRIB-CNR, HENSE School, AOS-Atlantic Organization for Security, Italspazio S.r.l., Antech Space S.r.l., Etna HiTech S.C.p.A., IEENG Solution S.r.l. e Personal Soft Service s.a.s.. La suddetta proposta ha ricevuto parere positivo alla sottomissione della Manifestazione di Interesse e, pertanto, è stata ammessa alla seconda fase di valutazione, la cui deadline è fissata alle ore 12 del 25 marzo 2022. L’idea progettuale ha come obiettivo quello di riqualificare e rifunzionalizzare un sito di ampia metratura (circa 2200 mq. totali su tre elevazioni, ciascuna di circa 740 mq.) posto all’interno dell’area militare utilizzata in passato dal’USAF attualmente riconvertito ad uso civile, posto presso il Comune di Comiso, al fine di dar vita ad un Polo Universitario di Ricerca e Formazione  Siciliano per il Monitoraggio Meteo-Climatico ed Ambientale. La durata del progetto proposto è di 36 mesi; l’ammontare dell’investimento previsto è pari a 16.000.000 euro.”

Le attività del Polo saranno indirizzate alla sorveglianza, al controllo ambientale ed alla sua gestione. Sarà così reso fruibile un Polo integrato funzionale al monitoraggio ambientale del territorio, compresi i bacini marini, e dello spazio aereo in un’ottica di sviluppo sostenibile mirata a definire politiche e strategie di resilienza che possano tenere conto delle criticità e della vulnerabilità della Sicilia, anche in riferimento ai flussi migratori. Un valore aggiunto della proposta è da riscontrarsi nel fatto che l’area attigua al sito di interesse, risulta essere un’area ZES (Zone Economiche Speciali), estesa per 284.376,26 mq, che, grazie ai vantaggi fiscali ed amministrativi offerti alle imprese, favorirà la trasposizione dei risultati ottenuti dalla ricerca al settore industriale.

“La creazione del Polo Universitario di Ricerca e Formazione  Siciliano per il Monitoraggio Meteo-Climatico ed Ambientale è da considerarsi, pertanto, un’opportunità strategica per la creazione di sviluppo economico e occupazione oltre che per la costituzione di un centro di eccellenza votato alla formazione ed alle attività di ricerca nell’ambito del monitoraggio del territorio. In questo contesto, la Sicilia avrebbe la possibilità, al pari di altre regioni d’Italia, di dotarsi di un polo dedicato a questo settore. Il Polo offrirà uno sbocco occupazionale qualificato a personale specializzato ed ai laureati. Inoltre, permetterà di riconvertire professionalità differenti e di integrarle mediante opportuni progetti di formazione che saranno gestiti dalle competenze delle Università e dei partner tecnologici coinvolti”.

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Angela La Terra

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