L’episodio non è sfuggito ai presenti ed è ora immortalato in un video che sta facendo il giro delle chat e dei social network.
Nel video si vede una zona centrale della cittadina pedemontana, di fronte a Villa Carlotti, sede del Municipio, davanti a un bar, e si sentono suoni di tromba e ritmi di tamburo che intonano la famigerata marcetta colonialista di era fascista.
Gli strumenti probabilmente sono quelli di alcuni componenti della banda che aveva suonato durante la sfilata di carri allegorici poche ore prima.
Il presidente della banda, Andrea Testi, ha sottolineato che l’esibizione è avvenuta a Carnevale concluso, in un altro contesto, non ufficiale, e che dopo la festa carnevalizia si era allontanato dal centro di Caprino.
La polemica si è spostata anche sul versante politico, con il consigliere comunale dell’opposizione di sinistra, Cristiano Pastorello, che reputa quanto accaduto “Un gesto grave, specialmente perché commesso da alcuni componenti di un’associazione locale. Tra l’altro, si crea un danno d’immagine non da poco alla banda musicale, che a Caprino è un’istituzione, visto che è attiva sul territorio con un servizio encomiabile da 50 anni. Il fatto che tutto questo sia avvenuto tra l’altro davanti a Villa Carlotti, sede del Comune, è ancora più grave”.
Nessun commento è stato, invece, rilasciato dalla sindaca della cittadina, Paola Arduini, che guida una coalizione di centrodestra, e che ha dichiarato di non sapere alcunché della vicenda.
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