Il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, ha deciso. E questa è davvero l’ultima decisione per quanto riguarda le scuole.
Una decisione sofferta che però il sindaco reputa necessaria.
La didatti in presenza è sospesa fino al 2021.
“Una scelta non semplice, perché riguarda i bambini, le famiglie e i loro equilibri. Ho visitato parecchie famiglie di questa città, – spiega Festa – a cui abbiamo consegnato alloggi popolari, e vedere i bambini dinanzi ai computer a fare Dad anche in prima elementare, è una scena che non si dimentica”.
Il problema è che da una parte c’è il diritto all’istruzione, dall’altra quello alla salute.
“Bisogna evitare tifoserie. Non c’è una scelta giusta – prosegue Festa o sbagliata, ma quella più giusta da fare per i nostri figli. nelle ultime settimane c’è stato un aumento di casi, i dati Asl non mi consegnano una diminuzione di percentuale positivi-tamponi, anzi quindi la scelta più giusta, anche se la prendo a malincuore, è lasciare le scuole chiuse, sia la scuola dell’infanzia che i primi due anni delle elementari. L’obiettivo è riaprire in sicurezza a gennaio”.
Quindi il dado è tratto. Scuole chiuse per poter riaprire in sicurezza nel 2021. Una scelta che sicuramente ha attirato la critica di buona parte del popolo composto da genitori che, in realtà, vorrebbero che i propri figli tornassero a scuola, riprendendo la vita normale.
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