Il crimine, reso ancor più sconvolgente dall’atto di cannibalismo, riportato dai media locali, ha scosso il governatorato di Sharqiya, nel Delta del Nilo.
La donna, 29 anni, è stata arrestata dalla polizia grazie alla denuncia dello zio del bambino, che ha trovato parti del corpo della piccola vittima chiuse in secchi della spazzatura nella loro casa di famiglia, nel villaggio di Abu Shalabi.
L’assassina, che soffre di una malattia mentale, ha anche dichiarato di non aver avuto intenzione di uccidere il figlio.
Durante l’interrogatorio, sarebbe rimasta impassibile, per poi spiegare che la sua intenzione era di vendicarsi dell’ex marito: “Volevo vendicarmi di suo padre ed essere libera. Suo padre continua a venire a casa e cerca di portarmelo via”.
La 29enne si è separata dal marito tre anni fa e viveva da sola con il figlio.
Un colpo di pistola alla testa. Come un'esecuzione. Così è stata uccisa Sofia Stefani, l'ex…
Un'altra brutta storia di violenza sessuale: una ragazza 21enne, di origini sudamericane, ha denunciato di…
Il caos si è scatenato in una casa di Biancavilla, in provincia di Catania, dove…
Un uomo cade dalla bici e sbatte la testa ed ora si trova in condizioni…
Ballare sul luogo di lavoro può essere considerato un motivo di licenziamento? Purtroppo sì. Per…
Sul banco degli imputati, ancora una volta, la situazione del porto canale di Rio Martino,…