Brianza: falso cieco alla guida porta in giro un falso invalido, hanno truffato 66mila euro allo stato

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Una persona disabile che sale con le sue gambe a bordo di un’auto guidata da un finto cieco: sembra una barzelletta, neanche tanto divertente, ma in realtà è una vicenda che si è realmente consumata in provincia di Monza Brianza, e che non fa assolutamente ridere poiché sono stati sottratti fondi a persone che ne hanno realmente bisogno.

L’assurdo caso del finto disabile e del finto cieco

Un finto invalido, che in realtà camminava perfettamente, in due anni ha percepito oltre 41.000 euro di sussidi dall’Inps. L’uomo, originario del Pakistan e residente a Cesano Maderno, per la sua invalidità non poteva usare né le braccia né le gambe, quindi non poteva svolgere alcuna attività in autonomia.

Invece le Fiamme Gialle, dopo approfondite indagini, hanno scoperto che si trattava di un finto invalido poiché si alzava miracolosamente da solo dalla sedia a rotelle e per di più riusciva a salire anche a bordo delle auto di amici.

In particolare un amico del finto invalido ha attirato le attenzioni dei militari, un finto cieco. L’uomo, residente a Misinto e anche lui originario del Pakistan, percepiva a sua volta un assegno di invalidità poiché cieco, ma stranamente riusciva addirittura a guidare un’auto di grossa cilindrata, risultata poi intestata a lui, e a svolgere le normali attività quotidiane senza alcun problema.

Le indagini

La Guardia di Finanza della compagnia di Seveso ha avviato le indagini con la collaborazione dell’INPS, coordinate dalla Procura della Repubblica di Monza, al termine delle quali si è scoperto che il finto cieco in realtà ci vedeva benissimo e svolgeva la vita di una persona normale.

Secondo la Guardia di Finanza l’uomo avrebbe percepito indebitamente un sussidio di validità fino a circa 25.000 euro, in parte riutilizzati sul conto corrente di una società a lui intestata, e per di più percepiva anche il reddito di cittadinanza per circa 2.700 euro.

Il finto disabile è finito ai domiciliari, mentre il finto cieco è finito in carcere. Entrambi gli indagati devono rispondere a vario titolo dei reati di truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, falso ideologico per induzione, indebita percezione del reddito di cittadinanza e autoriciclaggio. Ad entrambi sono stati anche confiscati 66.000 euro.

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Redazione Nazionale

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