Ora i fedeli saranno costretti a ripetere il rito perché considerato non valido. “Mi rattrista apprendere di aver eseguito battesimi non validi durante il mio ministero sacerdotale usando regolarmente una formula errata. Mi rammarico profondamente del mio errore”, ha dichiarato il sacerdote.
Scuse pubbliche anche del vescovo Thomas Olmsted. “Dopo un attento studio da parte dei funzionari diocesani e dopo aver consultato la Congregazione per la dottrina della fede a Roma è stato deciso che la formula usata dal parroco “Ti battezziamo nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo” non può essere ritenuta accettabile perché “non è la comunità che battezza una persona”, ha fatto sapere il vescovo, “ma è Cristo, e Lui solo, che presiede tutti i sacramenti, e dunque è Gesù che battezza”.
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