Francesca Quaglia, uccisa in bicicletta da un autocarro a Milano: amava raccontare la scandinavia (VIDEO)

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“Traduco dall’inglese e dalle lingue scandinave verso l’italiano, ma con lo svedese mi diverto di più. Ho studiato a lungo la cultura scandinava, potrei tediarvi facilmente con i miei infiniti racconti”.

Così scriveva di sé Francesca Quaglia. E’ la donna di 28 anni che a Milano è stata investita e uccisa da un autocarro mentre si trovava in bicicletta in viale Caldara, nei pressi di piazza Medaglie d’Oro, in una zona del centro della città.

E’ stata agganciata mentre si trovava a sinistra del camion.

Lavorava come traduttrice e copywriter. Originaria di Medicina, nel Bolognese, viveva ormai da anni nel capoluogo lombardo dopo un lungo periodo in Svezia. Grande passione per i viaggi, sono tanti gli scatti postati sul suo profilo Instagram in giro per il mondo. 

Laureata all’Università Ca’ Foscari di Venezia in lingue, letterature e linguistica scandinave, aveva poi continuato gli studi magistrali proprio a Milano. 

L’inizio della carriera al magazine Mulieris, poi la rivista letteraria atesina Manaròt, presente nella sua bio sui social. “Sono anche una copywriter e correttrice di bozze, l’efficacia del vostro brand passa anche dalle vostre scelte grammaticali, sintattiche e di ortografia, lasciatemele controllare”, si legge sul suo profilo Linkedin.

Una parte della carriera di Francesca ha toccato anche le Due Torri: nel periodo di luglio e agosto del 2020 ha lavorato per la Cineteca di Bologna dove trascriveva cortometraggi del regista svedese Gösta Werner per il festival del Cinema Ritrovato. 

Sul caso indagano gli agenti della Polizia locale. L’autista del tir, un uomo di 54 anni, ferito in maniera lieve, è stato portato all’ospedale Policlinico in stato di choc.

Il conducente indagato per omicidio stradale  Secondo la ricostruzione la donna è ripartita alla sinistra del mezzo, all’altezza di un semaforo, finendo sotto le ruote anteriori del camion. Il mezzo l’ha trascinata per alcuni metri prima che l’autista se ne accorgesse.

Il conducente sarà ora indagato per omicidio stradale e la Procura di Milano ha disposto l’autopsia sul corpo della donna. 

Dal primo ottobre a Milano sarà impedita la circolazione dei mezzi pesanti senza i sensori per la rilevazione dell’angolo cieco nello specchietto in base a un provvedimento della Giunta deciso dopo numerosi incidenti mortali che hanno coinvolto pedoni e ciclisti investiti da mezzi pesanti.

La delibera modifica la disciplina di Area B, la ztl grande quasi come tutta la città, e impedisce il divieto di accesso e circolazione in città per i mezzi a partire dalle 3,5 tonnellate non dotati di sistemi per la rilevazione.

Per altri mezzi è stato dato il tempo per adeguarsi.

Dall’inizio del 2023, sono 5 le vittime della strada che hanno perso la vita per un incidente con un mezzo pesante lungo le strade di Milano.

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Redazione Nazionale

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