ANPI, Cigl e Arci attaccano in modo scomposto l’evento organizzato dall’amministrazione comunale per il Giorno del ricordo.
Parlano di “evento torbido” utilizzando una terminologia rabbrividente e lessicalmente inappropriata.
Io ero presente in sala consiliare sabato scorso e posso garantire che non vi è stato nulla di torbido.
I toni utilizzati dai relatori assolutamente adeguati al contesto e nel solco della legge istitutiva del Giorno del ricordo.
La parola chiave è stata “verità”, forse proprio questa ha dato fastidio a chi nei decenni passati ha obnubilato la tragedia delle foibe e dell’esodo conseguente.
Ma la verità va detta, va gridata, non per vendetta, ma per costruire una coscienza della memoria.
Questa e solo questa consentirà di riflettere, comprendere e non ripetere “una pagina strappata dal libro della nostra storia”, così come ha autorevolmente scritto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Il resto è solo sterile polemica, fatta da chi in passato era abituato a gestire a Piombino alcuni appuntamenti in regime di monopolio culturale.
Alimentare divisioni è deleterio e non rende un buon servizio alla comunità.
Se si raccontano le sofferenze atroci degli infoibati per mano dei comunisti Titini, si dice ciò che accadde.
Se si racconta che gli esuli furono male accolti dai loro stessi connazionali, si racconta una scomoda verità, ma quello fu.
Davide Anselmi Coordinatore comunale Forza Italia Piombino
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