Gli hacker russi attaccano l’Italia: come possiamo difenderci?

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Il collettivo filorusso NoName057 ha rivendicato una serie di recenti attacchi cibernetici che hanno colpito aziende e istituzioni italiane. Queste offensive, basate su attacchi DDOS, sarebbero iniziate martedì 22 febbraio, in corrispondenza della visita del Primo Ministro Giorgia Meloni a Kiev.

Tramite il loro profilo Telegram, gli hacker hanno pubblicamente indicato la conferenza stampa della politica – in cui è stato annunciato il sesto pacchetto di assistenza militare inviato dall’Italia all’Ucraina – come movente di questa nuova serie di offensive.

Nel messaggio erano anche presenti commenti spiacevoli verso il nostro Paese, considerato  “russofobo” dagli hacker. L’intento dichiarato sarebbe quello di voler continuare ad attaccare realtà aziendali e pubbliche del nostro Paese, finché la linea politica sarà a sostegno dell’Ucraina.

Tutto fa intendere che i rischi alla cybersecurity siano destinati a crescere. Ecco perché è importante conoscere l’argomento e valutare con attenzione misure preventive ed emergenziali per tenere al sicuro i propri dati. In questo articolo daremo qualche consiglio pratico ai nostri lettori.

Password sicure e protette

Riutilizzare la stessa password su vari account è uno dei fattori principali che facilitano le violazioni dei confini di sicurezza. Nel caso in cui una password riutilizzata venisse compromessa su un account, si innescherebbe un effetto domino che renderebbe vulnerabili tutti gli altri account nei quali abbiamo utilizzato le medesime credenziali.

Per mitigare il rischio è bene scegliere una parola chiave complessa e unica per ogni account. Si può optare per una formula alfanumerica facile da ricordare e poi aggiungere lettere, numeri o caratteri speciali alla fine e all’inizio.

Questo approccio rappresenta il livello minimo di sicurezza. Per chi desidera un sistema automatizzato o strumenti specifici, è possibile installare un password manager per salvaguardare i propri account online in modo più professionale.

Connessione a Internet affidabile

Uno step fondamentale per garantire la sicurezza dei dati è essere collegati a reti Internet affidabili. Anche quando ci si collega a una rete Wi-Fi, si dovrebbe sempre prestare attenzione al livello di sicurezza che può offrire. In molti esercizi commerciali e luoghi pubblici, infatti, vengono rese disponibili reti Wi-Fi “aperte”. E gli hacker non aspettano altro per intercettare e sottrarre i dati di vittime ignare.

Se si viaggia molto o non si può fare a meno di collegarsi a queste connessioni Internet gratuite, il consiglio è quello di usare una VPN. Cos’è una connessione VPN? Questo acronimo sta per “Virtual Private Network”: in pratica, si tratta di una rete privata virtuale nella quale i dati vengono protetti da una chiave crittografica e trasmessi in modo sicuro.

L’impatto dell’autenticazione a più fattori

Un metodo piuttosto semplice e veloce per aumentare la propria cybersecurity è implementare l’autenticazione a due (o più) fattori. Questo significa effettuare l’accesso ai propri account con un metodo ulteriore rispetto al “semplice” inserimento delle proprie credenziali. Ad esempio, si può effettuare il login solo dopo aver inserito un codice unico inviato via SMS.

Avere uno step aggiuntivo per la convalida dell’account è fondamentale per mantenere la sicurezza. Con questa semplice funzionalità si inserisce uno strato protettivo extra per confermare l’identità dell’utente che sta cercando di effettuare l’accesso.

Attenzione alle informazioni personali

Per prevenire l’uso non autorizzato delle proprie informazioni personali, è importante non diffondere dati sensibili come data di nascita, codice fiscale o dettagli relativi ai metodi di pagamento o conti bancari. Per queste informazioni è richiesta ancora più cautela, che si tratti di comunicazioni online o di persona.

Possiamo poi aggiungere che uno dei canali più utilizzati per carpire informazioni sensibili sono i social media, e siamo proprio noi a condividerle volontariamente. Per salvaguardare la propria privacy è bene mantenere un certo riserbo riguardo ai dettagli privati. Meglio condividerli esclusivamente con persone di cui ci fidiamo. Con questo approccio si riduce il rischio di furti di identità e di accessi illeciti a sistemi informatici.

Cosa cercano gli hacker?

Per raggiungere standard di sicurezza non solo accettabili ma ottimali, bisogna mettersi nei panni degli hacker. Quali sono le informazioni di maggiore interesse per loro? Ovviamente quelle che riguardano il denaro. Per questo motivo, consigliamo di mantenere un controllo costante e diretto sulle nostre finanze. Controllando il proprio bilancio e verificando la presenza di transazioni impreviste, sarà possibile mantenere il controllo della situazione.

In definitiva, rimanendo vigili e proattivi si riduce il rischio di possibili sorprese e si evitano spiacevoli perdite di denaro.

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Redazione Nazionale

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