Governo Meloni, 6 donne su 24 ministri: i loro profili

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Nel primo esecutivo guidato da una donna nella storia della Repubblica, le donne sono un quarto dell’intero esecutivo, cioè 6 su 24 ministri in tutto.

In particolare si tratta di Marina Elvira Calderone, ministro del Lavoro e politiche sociali, Annamaria Bernini all’Università, Daniela Santanchè al Turismo, Elisabetta Casellati alle Riforme istituzionali, Alessandra Locatelli alle disabilità e, infine, Eugenia Maria Roccella alla Famiglia, natalità e pari opportunità.

I loro profili.

ALESSANDRA LOCATELLI

“Sono molto contenta e onorata. Non vedo l’ora di iniziare a lavorare – afferma il neo ministro alle Disabilità – Non vedo l’ora di mettermi a disposizione delle persone, delle associazioni e degli enti del terzo settore che svolgono un ruolo preziosissimo e immaginare insieme a loro un futuro che metta al centro la qualità della vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie”.

Locatelli, già ministro per la Famiglia e le Disabilità nel governo Conte I, è dal 2021 assessore della Regione Lombardia con delega alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari Opportunità.

“Ci sono tante cose da fare, partendo dal riconoscimento del care giver dall’attuazione dei decreti della legge delega sulla disabilità, alla piena partecipazione alla vita sociale delle persone con disabilità, garantendo loro formazione, lavoro, inclusione e accessibilità. Farò di tutto perché questi temi siano al centro dell’azione di questo governo, dove ci sono Matteo Salvini e Giorgia Meloni che mettono al centro la famiglia”, aggiunge Locatelli.

Già ministra senza portafoglio per meno di due mesi della Famiglia e della Disabilità con il governo Conte I, nel luglio 2019.

Attualmente è assessore alla Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari Opportunità nella Regione Lombardia, incarico che le è stato dato, in sostituzione di Silvia Piani, l’8 gennaio 2021 dal presidente della Regione Attilio Fontana.

Queste le materie rientranti nell’incarico che ha ricoperto fino ad oggi: politiche per la famiglia, genitorialità, fattore famiglia, promozione della natalità, pari opportunità, welfare aziendale, tutela dei minori e contrasto al cyberbullismo, conciliazione vita-lavoro, politiche di inclusione, fragilità sociale, associazionismo, Volontariato e terzo settore, filiera 0-6 anni.

Nata a Como, 46 anni, Locatelli è laureata in Sociologia, educatrice specializzata nella cura delle persone affette da disabilità psichica, ed ha lavorato nel campo dell’assistenza e della cura delle persone affette da disabilità intellettiva. Già responsabile di Comunità Alloggio a Como, è stata volontaria in Africa e volontaria del soccorso.

Militante della Lega Nord, nel marzo 2016 ne è diventata segretaria cittadina a Como. Alle elezioni amministrative del 2017, è stata eletta nel Consiglio comunale di Como e poi scelta dal sindaco Mario Landriscina come assessore e vicesindaco. Il suo primo ingresso alla Camera è avvenuto alle elezioni politiche del marzo 2018 ed è stata membro della XII Commissione (Affari sociali e sanità).

ELVIRA CALDERONE

Nata a Bonorva, Sassari, il 30 luglio 1965, Calderone è attualmente, nominata nel 2005, la presidente del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro. Laurea magistrale in gestione aziendale,si legge nella sua biografia, nell’ambito dell’attività professionale si è specializzata nella gestione delle risorse umane e nella loro valorizzazione, con un occhio alle procedure di reclutamento e alla gestione delle performance del personale inquadrato nel pubblico impiego e nelle società a partecipazione pubblica. Attiva non solo al fianco di aziende in diversi settori di attività ma presente anche in trattative sindacali e relazioni industriali, dialogando con tutte le forze in campo, sindaci e aziende, e ha collezionato esperienze anche nella composizione delle controversie di lavoro e in processi di riorganizzazione aziendale, oltre che nel campo del diritto fallimentare e nella gestione dei rapporti di lavoro in presenza di procedure concorsuali in qualità di tecnico di parte.

Molteplici anche i ruoli dirigenziali ricoperti negli anni. Dal 2014 al 2020 è stata inoltre componente del Consiglio di Amministrazione di Finmeccanica, oggi Leonardo, presidente del Club Europeo delle Professioni Giuslavoristiche nel 2006, del Comitato Unitario Permanente degli Ordini e Collegi Professionali nel 2009 e, dal 6 ottobre 2015, come membro del Comitato Economico e Sociale Europeo (Cese), per cui è attualmente co-portavoce nella Categoria Libere Professioni e componente di diverse Categorie e Sezioni nel Gruppo III. E poi una lunga lista di altri incarichi, dalla presidenza della W.A.L.P. – Associazione Mondiale delle Professioni Lavoristiche (2019), in qualità di componente del Comitato Direttivo dell’Osservatorio sul Welfare della Luiss Business School e del Consiglio Direttivo Uni – Ente Italiano di Normazione, risalenti al 2021 al pari della Vice Presidenza dell’Associazione ProfessioniItaliane, organizzazione creata dal Comitato Unitario delle Professioni (Cup) e Rete Professioni Tecniche (Rpt). Portano la sua firma,infine, numerosi articoli su quotidiani e riviste, scientifiche ed economiche, e libri in materia di lavoro e previdenza. Per il suo lavoro nell’ambito delle professioni le sono stati conferiti svariati premi, l’ultimo in ordine di apparizione quello ”Donna Tutto l’Anno per le Professioni”.

EUGENIA MARIA ROCCELLA

Figlia di uno dei fondatori del Partito Radicale, Franco Roccella, e della pittrice Wanda Raheli, la conservatrice “femminista” – come lei stessa ama definirsi – Eugenia Roccella guiderà il dicastero della Famiglia nel governo Meloni. Nota per le sue battaglie contro l’aborto, la legge sui Dico per il riconoscimento dei diritti alle coppie omosessuali, la fecondazione medicalmente assistita e portavoce nel 2007 assieme a Savino Pezzotta del Family Day, durante la campagna elettorale, candidata e poi eletta nelle liste di FdI, ha ripreso la sua storica battaglia contro la legge 194, ribadendo: “Sono femminista, l’aborto non è un diritto”.

Entra a 18 anni nel Movimento di liberazione della donna, diventandone leader. Si fa portavoce in quegli anni di molte battaglie femministe, per l’aborto, contro la violenza sulle donne, per la modifica del diritto di famiglia, per le pari opportunità. Alle elezioni politiche del 1979 è candidata alla Camera dei Deputati per il Partito Radicale, ma non viene eletta. Laureata in lettere moderne, è dottore di ricerca presso l’Università La Sapienza. Dal 2000 e’ giornalista professionista. Negli anni Ottanta la svolta: lascia i Radicali e abbandona per circa vent’anni la politica e si dedica alla scrittura e pubblicazione di vari libri e saggi. Torna sulla scena politica nel 2008, quando Silvio Berlusconi la candida – e risulta eletta a Montecitorio – nelle liste del Popolo della Libertà. Nel maggio dello stesso anno diventa sottosegretario al ministero del Lavoro, della salute e delle politiche sociali, per poi passare al ruolo di sottosegretario alla Salute.

In disaccordo con la linea del segretario, lascia il partito nel 2015 e passa al Gruppo misto, diventando una delle fondatrici del Movimento Identità e Azione, guidato da Gaetano Quagliariello. Ricandidata nel 2018, non viene eletta. Torna alla Camera con le ultime elezioni come deputata di FdI. Famose le sue battaglie per la ‘famiglia naturale’, fondata da un uomo e una donna. Il matrimonio è il “momento cruciale che da’ valore alla differenza sessuale, l’incontro di due diversi che producono la continuità delle generazioni”, sono le sue parole. Ma anche la battaglia contro il fine vita e l’eutanasia.

DANIELA SANTANCHE’

Nel giorno della prima donna premier italiana, a Daniela Santanchè sarà certamente tornato alla memoria quando, nel 2008, è stata la prima donna a essere candidata premier con la destra, sia pure senza troppa fortuna. Per la verità, per uno dei volti storici della destra italiana, questa non è la prima esperienza di governo perche è stata sottosegretario nel governo Berlusconi tra il 2008 e il 2011.

Gli inizi dell’impegno politico, che ha camminato sempre parallelo a quello imprenditoriale, risale alla metà degli anni Novanta con Ignazio La Russa, agli albori della storia di Alleanza Nazionale, per candidarsi poi nel 2001 alla Camera, non venendo eletta ma riuscendo comunque a entrare sostituendo Viviana Beccalossi, Nel 2005 diviene capo dipartimento delle pari opportunità di AN e nel 2006 viene rieletta alla Camera nella circoscrizione Lombardia 3.

Nella seconda metà degli anni 2000 i rapporti con Gianfranco Fini si guastano a la Santanchè dà vita alla citata esperienza de La Destra, di cui diviene portavoce e, come detto, candidata premier. Il risultato non è esaltante, ma non distante dai primi risultati di FdI. L’avventura de La Destra, però, finisce presto perchè gli sbarramenti della legge elettorale non dà alcun parlamentare. La parlamentare piemontese tornerà alla corte di Silvio Berlusconi e aderirà al Pdl, dopo l’effimera esperienza a capo del Movimento per l’Italia. Da qui, la nomina a Sottosegretario Alla Presidenza nel governi che viene scalzato da quello guidato da Mario Monti. Rientra in Parlamento nel 2013 con FI, e dopo un quadriennio decide di tornare nell’alveo della destra italiana, aderendo a FdI, con cui viene eletta al Senato nel 2018 e rieletta, sempre a Palazzo Madama, lo scorso 25 settembre. Il resto è cronaca, con l’exploit di Giorgia Meloni e il ritorno a Palazzo Chigi come ministro del Turismo. 

ANNAMARIA BERNINI

Anna Maria Bernini è nata a Bologna, dove risiede, il 17 agosto 1965. Insegna Diritto pubblico comparato presso la facoltà di Economia dell’Università di Bologna (in aspettativa per incarichi istituzionali) ed è avvocato.

La carriera politica di Anna Maria Bernini inizia con Alleanza nazionale di Gianfranco Fini, per poi passare al Popolo della Libertà e Forza Italia. Entra in Parlamento per la prima volta nel 2008 proprio con il Popolo della Libertà (quota Alleanza Nazionale) e nel 2010 tenta la corsa alla presidenza della Regione Emilia-Romagna come candidata di centrodestra ma viene sconfitta da Vasco Errani. Nel 2011 diventa ministro per le Politiche dell’Unione Europea, incarico che ricopre dal 28 luglio 2011 al 16 novembre 2011.

ELISABETTA CASELLATI

A gennaio il centrodestra aveva proposto l’ex presidente del Senato per la presidenza della Repubblica. La sua candidatura non ha mai avuto però possibilità di concretizzarsi. Come sappiamo poi il Parlamento ha rieletto Mattarella. 

Elisabetta Casellati adesso era in “bilico” anche il ministero della Giustizia. Berlusconi l’ha fortemente sponsorizzata ma alla fine il ruolo di Guardasigilli è andato all’ex magistrato Nordio (voluto e difeso dalla stessa Giorgia Meloni).

Originaria di Rovigo, Maria Elisabetta Casellati è nata il 12 agosto 1946. Ha una laurea in Giurisprudenza ed è iscritta all’Ordine degli avvocati di Padova. 

La sua storia politica è legata a quella di Forza Italia. E’ tra i fondatori del partito di Silvio Berlusconi e già nel 1994 viene eletta in Senato. Sarà riconfermata nel 2001, 2006, 2008, 2013, nel 2018 e nel 2022. Celebre la “protesta” del 27 novembre 2013. Quando il Senato ha votato a favore della decadenza di Berlusconi (in seguito alla condanna definitiva a quattro anni per frode fiscale, ndr), insieme ad altre colleghe si è vestita di nero, parlando di “lutto per la democrazia”.

Presidente della commissione Sanità del Senato nella XII legislatura, è stata presidente della commissione per le Questioni regionali e della commissione pari opportunità nella XIV, nel corso della quale ha ricoperto, dal 2004 al 2006, l’incarico di sottosegretario alla Salute. Dal 2002 al 2008 è stata vicepresidente vicario dei senatori di Forza Italia. Nella XVI legislatura è stata nominata sottosegretario alla Giustizia, ruolo che ha ricoperto dal 2008 al 2011. Nella XVII legislatura è stata eletta senatore segretario nell’Ufficio di Presidenza. Il 15 settembre 2014, il Parlamento in seduta comune l’ha designata membro laico del Consiglio Superiore della Magistratura. 

Il 24 marzo 2018 viene eletta presidente del Senato con 240 voti su 319, la maggioranza più ampia registrata dal 1994 ad oggi. È stata la prima donna nella storia della Repubblica italiana a ricoprire tale carica. Si definisce “moderata, europeista convinta, atlantista, cattolica conservatrice e attaccata ai valori tradizionali”. 

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Redazione Nazionale

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