Il Pd prima tenta di distruggere un territorio e ora vuole fare la morale

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Il Pd, ancora una volta, sbandiera la retorica di una Rimateria utile al territorio e tenta di fare la morale addossando le colpe a coloro che, invece, hanno solo agito per il bene dei cittadini. 

Tutto ha un limite e la retorica del Pd locale lo ha ampiamente superato. 
Il segretario di federazione ha il coraggio di affermare che il fallimento di quella Società significa il fallimento di un intero territorio sostenendo che quella stessa società sarebbe stata funzionale e strategica per Piombino, per le bonifiche e per la ripartenza delle acciaierie. 

Sono le stesse parole che il PD usava, quando ancora governava la città, tentando di giustificare la privatizzazione della società e il raddoppio dei volumi di discarica, respingendo oltretutto la richiesta dei cittadini di avere voce in capitolo attraverso un referendum. 

È il caso di chiarire qualche punto cruciale sulla vicenda e giocare a carte scoperte senza nascondersi dietro menzogne alle quali, per fortuna, i cittadini di Piombino non credono più. 
La discarica di Ischia di Crociano è stata così funzionale da creare una montagna di rifiuti speciali provenienti da fuori, e non dalla fabbrica o dalle bonifiche. 

È stata così funzionale da non generare nessun profitto per il Comune che ospita quella discarica, circostanza più unica che rara. 
È stata così funzionale da produrre un procedimento penale dinanzi alla Direzione Distrettuale Antimafia di Firenze. 

È stata così funzionale da generare più di un sospetto sulla regolarità dei conferimenti; dubbi non ancora chiariti visto che quella stessa società ha fatto di tutto per impedire i carotaggi. 

L’unica utilità di quell’infelice progetto, l’unico vero motivo per cui ha visto la luce, era quella di ripianare debiti milionari per i quali ancora non si conoscono i responsabili giuridici ma, invece, conosciamo nomi e cognomi di quelli politici. 

Chi ha la colpa di questo disastro, chi ha rischiato di distruggere un territorio, chi ha costruito una montagna di rifiuti alle porte di una città come Piombino, ora ha davvero il coraggio di fare la morale? Sembra incredibile che chi ha creato quel mostro e voleva fare di Piombino un polo di rifiuti ora venga a ricordarci la necessità di bonificare 900 ettari di Sin, perché l’inquinamento di quel Sin è avvenuto con la loro colpevole noncuranza.

Di certo non vorranno far credere che la LI53, una discarica a cielo aperto, sia nata nella notte dei tempi quando invece si tratta di una decina di anni fa. E, oltretutto, quel Sin doveva e poteva essere bonificato da tempo. Non sono stati in grado di portare a Piombino un euro per le bonifiche neppure quando sottosegretario all’ambiente era un esponente del Pd residente in Val di Cornia e, adesso, pretendono di indicare a chi governa la strada da seguire.

E non possono neppure venire a dirci che il fallimento della società Rimateria pregiudica la diversificazione perché disegnare un futuro diverso per la nostra città, fatto di sviluppo turistico, di risanamento ambientale e di tutela della salute, non poteva e non può passare da una montagna di rifiuti speciali. Una cosa, comunque, la invidiamo al Pd: la faccia di bronzo con cui si presenta davanti ai cittadini mentendo spudoratamente. Fratelli d’Italia Piombino

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Barbara Noferi

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