IL ”RECITAL” DI GIANFRANCO JANNUZZO AL FERENTO 2020

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Gianfranco Jannuzzo, versatile attore cresciuto alla scuola di Gigi Proietti, con oltre quarant’anni di carriera alle spalle, porta in scena il suo strepitoso one man show, uno spettacolo ricco di contenuti, dal titolo molto semplice: “Recital”.

Lo farà domenica 2 agosto, con inizio alle ore 19,30, a “Ferento 2020. Appuntamenti al tramonto”, la stagione estiva nell’antico teatro romano di Ferento (solo cavea con distanziamento nel rispetto delle norme anti Covid 19), organizzata dal Consorzio Teatro Tuscia, assegnatario del bando del Comune di Viterbo, con il sostegno della Fondazione Carivit, di Ance Viterbo e con  la direzione artistica di Patrizia Natale, in  collaborazione con Archeotuscia onlus e TusciaE20.

Il termine “recital” si riferisce a una particolare forma di intrattenimento che prevede l’opportunità di raccogliere le cose che, all’interno del proprio repertorio, si reputano migliori da offrire al pubblico.Jannuzzo adora i dialetti ed ecco che questo suo amore viene riversato a piene mani anche in questo suo spettacolo, un tentativo sincero ed appassionato di dialogare con le proprie radici (umane e geografiche) e così facendo, restituirle agli altri.Del resto le emozioni non hanno targhe di appartenenza, i problemi che ci affliggono non sono cittadini di una sola città, i personaggi che ci fanno ridere non hanno casa solo nelle città degli altri.“Ho sempre cercato di raccontare gli italiani attraverso l’uso dei nostri dialetti – afferma l’attore – convinto, come sono, che essi abbiano, per la loro naturale immediatezza, spontaneità, ricchezza di sfumature, una forza di comunicazione straordinaria e che rivelino, quasi sempre, il carattere, l’intima indole di chi li adopera: veneti, calabresi, liguri, o campani che siano. Siamo tutti orgogliosi di essere lombardi o lucani, c’è sempre in tutti noi tanto sano campanile, ma alla fine siamo semplicemente orgogliosi di essere italiani. Recital è uno spettacolo nel quale, accanto a quelli che considero i miei cavalli di battaglia, presento alcuni brani inediti. Racconto la mia Sicilia, così come l’ho vissuta e conosciuta, la Sicilia che ho imparato ad amare grazie all’amore che ne avevano e ne hanno i miei genitori. Una Sicilia allegra e amara, spensierata e triste, meravigliosa e spietata, solare e introversa, indolente e attiva. Isola, forse, ma sicuramente ponte per mille culture. Ne racconto le contraddizioni. La Sicilia ricca, fertile e ubertosa di Federico II e la Sicilia umiliata, ferita e vilipesa delle stragi e dei caduti. E, raccontando la Sicilia – conclude Jannuzzo – racconto noi italiani, che, con il nostro straordinario senso dell’umorismo, sappiamo ridere di tutto e di tutti e, soprattutto, cosa ancora più importante, di noi stessi”. 

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Katiuscia Laneri

Redattore Day Roma, Day Treviso e Day Venezia

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