Sono 12 le persone che risultano ancora disperse dopo l’incendio di ieri, avvenuto al largo dell’isola greca di Corfù, del traghetto Olympia della Grimaldi Lines.
A confermare il numero dei passeggeri, di cui non si hanno notizie, è stato il ministro della Navigazione ellenico Yiannis Plakiotakis. “Fin dal primo momento – ha annunciato attraverso l’emittente greca Skai – c’è stata un’operazione immediata e gigantesca attraverso Guardia costiera, Aeronautica e Marina che ha portato al salvataggio di 280 passeggeri e membri dell’equipaggio”.
“Le indagini proseguono ora per localizzare le 12 persone scomparse. – Spiega ancora Plakiotakis – Tra loro ci sono 3 greci, con le cui famiglie siamo in costante contatto”.
Intanto la Grimaldi ha fatto sapere che l’incendio a bordo è “sotto controllo”. Secondo alcune ipotesi, le temperature all’interno della nave hanno raggiunto i 500-600 gradi Celsius, mentre nei serbatoi vi sarebbero oltre 700 tonnellate di carburante.
Tra i dispersi che secondo la Guardia costiera, sarebbero tutti autisti di camion, non risultano italiani. Alcuni camionisti salvati ieri hanno raccontato che diversi loro colleghi avevano preferito dormire a bordo dei loro tir parcheggiati nel ponte mezzi, perché le cabine e le sale per i passeggeri erano sovraffollate.
Grimaldi Lines ha reso noto che, al momento del disastro, il traghetto trasportava 239 passeggeri, 51 membri dell’equipaggio oltre a 153 mezzi pesanti e 32 automobili. La Guardia costiera greca ha però precisato che fra le persone salvate due non erano registrate come passeggeri: si tratta di due cittadini afghani.
Le operazioni di salvataggio sono partite tempestivamente, grazie al fatto che un’unità della Guardia di finanza italiana era poco distante, impegnata a rimorchiare un’altra motovedetta in avaria. La maggior parte dei passeggeri e dei membri dell’equipaggio sono stati tratti in salvo nel giro di poche ore, mentre alcuni autotrasportatori sono stati recuperati più tardi e altri risultano ancora dispersi (e le ricerche sono ancora in corso)
In particolare, due camionisti sono stati salvati nel tardo pomeriggio di ieri e poi portati in elicottero all’ospedale di Corfù. Ci sono poi altri dieci feriti, nove uomini e una donna: in sette sono stati ricoverati per problemi respiratori, ma non sembrerebbero versare in gravi condizioni, altri tre sono stati dimessi.
Uno dei naufraghi, ha vissuto la stessa tragedia nell’incendio della nave Norman Atlantic: nel dicembre 2014, nel disastro avvenuto nel Canale d’Otranto, durnate il quale erano morte 31 persone.
“Rispetto al precedente incidente – l’uomo lo ha raccontato all’emittente televisiva greca Skai, spiegando che – c’è stata una mobilitazione più veloce all’interno della nave“. Inoltre anche le condizioni meteorologiche, in questa circostanza, ha aggiunto il naufrago “sono state un fattore positivo”.
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