Iniziato il quarto round tra Mosca e Kiev: speranze appese ai colloqui on line

Sono in corso i colloqui on-line tra le delegazioni di Kiev e Mosca, allo scopo, non semplice, di far rientrare la crisi.

“La Russia sta cominciando a parlare in modo costruttivo”, ha affermato il capo negoziatore ucraino, nonché consigliere presidenziale Mikaylo Podolyak, che in un video si è spinto verso una posizione ottimistica: “Penso che otterremo alcuni risultati nel giro di pochi giorni”.

Poi, però, ci ha ripensato e ha pubblicato, da poco, una foto su Twitter dei colloqui in videoconferenza con la delegazione russa, definendo i negoziati come “difficili” e aggiungendo che le due parti stanno delineando le loro “posizioni specifiche”.

Kiev intende chiedere il cessate il fuoco e il ritiro delle truppe russe

Zelensky: “bisogna fare di tutto per realizzare un incontro tra i presidenti”

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, prima della ripresa dell’incontro tra le delegazioni di Kiev e Mosca si è espresso in questo modo: “La nostra delegazione ha il chiaro compito di fare di tutto per realizzare un incontro tra i presidenti“, secondo le sue parole le due delegazioni si parlano in “videoconferenza ogni giorno”.

Il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, su Twitter scrive “A coloro che all’estero hanno paura di essere trascinati nella terza guerra mondiale: l’Ucraina combatte con successo. Abbiamo bisogno di voi per aiutarci a combattere. Forniteci tutte le armi necessarie e applicate più sanzioni alla Russia e isolatela completamente. Aiutate l’Ucraina a costringere Putin al fallimento e scongiurerete una guerra più grande”.

Le posizioni degli alleati della Russia (reali o potenziali)

Intanto, la Cina nega di aver ricevuto una richiesta di aiuto militare da Mosca, lo ha affermato Liu Pengyu, portavoce dell’ambasciata cinese a Washington. Secondo le sue parole, “La Cina à profondamente preoccupata e addolorata per la situazione in Ucraina, speriamo sinceramente che la situazione si allenti e la pace torni presto“.

Ramzan Kadyrov, leader ceceno, ha annunciato che le sue milizie sono alle porte della capitale ucraina (nella foto, Kiev prima della guerra). Questi è accusato di gravi violazioni dei diritti umani nella repubblica del Caucaso.