In Italia si celebra la Russia e la Z simbolo dell’invasione in Ucraina

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“BEN OTTO ANNI FA CI FU LA STRAGE DI ODESSA! IL DISUMANO E INFAME ROGO NAZISTA AVVENNE NELLA CASA DEI SINDACATI DELLA CITTADINA UCRAINA. SOTTO GLI OCCHI INVISIBILI DELLA NATO E DELL’ UNIONE EUROPEA, SCHIAVE DEL POTERE DEL CAPITALE, INNOCENTI COMPAGNE E COMPAGNI VENNERO MASSACRATI INCONDIZIONATAMENTE!”.

Così, a caratteri cubitali, si legge nel post pubblicato dalla sezione di Monti Prenestini-Casilina-Nettunense, nel territorio romano, del Partito Comunista Italiano

“Facciamo un passo indietro: già allora la maggior parte dei media derubricava la strage di Odessa ad incidente. Poco tempo fa alla narrazione dominante si è accodata anche la famosa Enciclopedia Wikipedia mistificando l’ attacco omicida nazista in un incendio causato dallo scontro di due diverse fazioni. La realtà è invece che al rogo è susseguito un premeditato teatro di morte; un massacro di antifascisti! Basti sapere che almeno una donna incinta è stata strangolata con il filo del telefono, un’ altra appare morta dopo essere stata picchiata e stuprata e molte delle vittime portavano fori di proiettile in testa e bruciature circoscritte al volto per rendere i corpi irriconoscibili. Nella strage perderà la vita anche il giovane diciassettenne Vadim Papura, attivista del Komsomol ucraino e del Partito Comunista Ucraino (dichiarato fuorilegge dal 2015). La madre, Fatima, lo ricordò così: Mio figlio è morto in quella terribile notte e non aveva ancora 18 anni. Era lì per il suo ideale e per i suoi principi. E ora non c’ è più! Quando hanno dato fuoco alla Casa dei Sindacati, lui era lì dentro. Il mio bambino era là steso a terra con la testa. LA STRAGE DI ODESSA URLA ANCORA GIUSTIZIA!!!VIVA LE COMPAGNE E I COMPAGNI UCRAINI! VIVA IL COMPAGNO VADIM PAPURA!”, si legge ancora.

E la Z di Zagarolo diventa la Z con i ricami del nastro di San Giorgio, simbolo della invasione russa in Ucraina.

Il nastro (i cui colori sono l’arancione e il nero) ricorda la più alta onorificenza militare della Russia zarista: la “croce di San Giorgio” che era dispensata ai militari che compivano particolari atti di eroismo. In epoca post sovietica l’onorificenza fu nuovamente istituita dal 1992 e assegnata “per azioni lodevoli in battaglia nella difesa della Patria”. Nel 2005, così come negli anni successivi, il nastro di San Giorgio volle invece ricordare, nelle intenzioni della propaganda russa, la vittoria sul nazismo. Nel 2010 tutti i partecipanti della tradizionale parata militare della vittoria, che si tiene ogni anno sulla piazza rossa il 9 maggio, portavano sull’uniforme il nastro Nero e Arancione.

Oggi il nastro di San Giorgio è ricomparso sulle uniformi degli uomini filo russi dell’est dell’Ucraina. Il significato del Nastro di San Giorgio è chiaro. Secondo i russofoni oggi questi soldati combattono nuovamente contro il nazismo, nazismo che secondo la retorica di Mosca mira a prendere il controllo di tutta l’Ucraina.

Il simbolo ovviamente ha disturbato gli ucraini presenti nel territorio prenestino. “Avete fatto un autogoal clamoroso” si legge in un commento di un utente su Facebook.

Ma a loro non importa. Così come si evince da quel che è dettagliato in un altro lungo posto in cui si invita a partecipare in massa alla loro celebrazione.

“CELEBRIAMO LA VITTORIA
DELL’ UNIONE SOVIETICA SULLA
BESTIA NAZIFASCISTA

Appuntamento ore 10.30 Cimitero di Palestrina al Sacrario dei Partigiani Sovietici sui Monti Prenestini

Appuntamento ore 12.30 per dibattito a tema, onorando la Grande Guerra Patriottica dell’Unione Sovietica che ha portato alla Liberazione d’Europa dalla Bestia Fascista.

Oggi in un mondo in cui vige una narrazione unica, nella quale vengono riabilitati opportunisticamente simboli e gesta dei Nazifascisti, con una NATO un UE che armano il Battaglione Azov Nazista e Banderista e che vede l’Italia in prima fila contro la Resistenza del Donbass e nell’invio di armi contro i loro alleati russi, attraverso questa iniziativa vogliamo ribadire i concetti cari al Partito Comunista Italiano:

1) Siamo contro e condanniamo ogni forma di equiparazione fra nazismo e comunismo;

2) l’Italia ripudia la Guerra secondo l’art 11 della Costituzione;

3) Noi comunisti siamo per un’ Europa dei Popoli, che vada da Lisbona agli Urali, per un’Ucraina neutrale e antifascista, che funga da ponte tra Asia e Europa, per una collaborazione con la Russia, per la PACE E LA PROSPERITA del Continente Europeo che deve liberarsi dal Giogo degli Stati Uniti d’America;

4) Siamo per un’Italia libera e indipendente, fuori dalla Nato per costruire una società basata sulla Rivoluzione Promessa, la Costituzione del 1948

Vi aspettiamo Domenica 8 Maggio”.

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Alessandro Sofia

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