E’ una ricerca del Dep Lazio e riguarda 32 città italiane, ma spiega bene quello che è successo con il coronavirus da febbraio in poi. La mortalità nel nostro Paese è cresciuta rispetto agli ultimi cinque anni, è un dato indiscutibile, e si attesta su un più 22% per ciò che riguarda il Nord – che continua a crescere anche a novembre – e più 23% per il Sud, che sembra si stia stabilizzato negli ultimi dati rispetto agli andamenti precedenti.
L’incremento nella zona più colpita, il Nord Italia, è in tutte le classi d’età, testimonia lo studio, mentre al Sud vale – anche se si tratta di una sostanziale stabilità se si calcolano i dati di 5 anni – per la fascia da 64 anni in su.
A Bolzano l’aumento del 30% sempre rispetto allo stesso periodo, a Trento del 36%, a Genova del 38%, a Torino del 33%, a Milano del 18%, a Venezia del 23%, a Perugia del 19%, a Roma del 29%, a Frosinone del 43%, a Campobasso del 34%, a Cagliari del 48%, a Bari del 30%, a Palermo del 27%. Firenze e Bologna rimangono stabili rispetto agli ultimi 5 anni.
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