Trevignano, piccola località vicino al lago di Bracciano, negli ultimi tempi è sotto l’occhio dei riflettori e continua ad attirare centinaia di fedeli desiderosi di ammirare la statuetta della Madonna che lacrimerebbe sangue ad ogni terzo giorno del mese.
Intanto però un investigatore privato avrebbe presentato un esposto in Procura contro la presunta veggente Gisella Cardia che custodisce la statua mariana, alias Maria Giuseppa Scarpulla, ex imprenditrice siciliane che nel 2013 fu condannata a due anni di reclusione, pena sospesa, per bancarotta fraudolenta.
Tutto ruota intorno alla figura di Giuseppe Cardia, la quale ha raccontato che dopo un viaggio a Medjugorie parla in continuazione proprio con la Madonna che le apparirebbe più volte per affidarle dei messaggi da inviare alla comunità.
Su di lei girano storie piuttosto strane, come quella secondo la quale sarebbe rimasta incinta dello Spirito Santo. La comunità è divisa: alcune persone, tra le quali anche suoi ex seguaci, non le credono più e ritengono che abbia messo in piedi un teatrino per accendere i riflettori su di lei. Altre invece le credono e sono convinti che la statuetta della Madonna lacrimi davvero sangue.
La Diocesi di Civita Castellana ha immediatamente avviato accertamenti e le indagini sono state affidate ad un investigatore privato che, dopo aver prelevato le lacrime che fuoriuscivano dalla statuetta della Madonna, le avrebbe fatte analizzate e il risultato è clamoroso: si tratterebbe di sangue di maiale.
La Diocesi nel frattempo ha istituito la commissione per fare chiarezza sulla vicenda che continua ad alimentare molti dubbi e sospetti.
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