Librino, indagate 7 persone per furto energia elettrica. Uno dei trasgressori occupava illegalmente un immobile delle case popolari

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Nella giornata di ieri, i poliziotti del Commissariato Librino hanno eseguito controlli straordinari volti a contrastare l’illegalità diffusa nel quartiere di competenza.

Particolare rilievo assume l’attività effettuata in viale Castagnola nr.12 dove, a seguito di mirati accertamenti, 7 soggetti sono stati indagati in stato di libertà per furto di energia elettrica, uno dei quali ritenuto responsabile anche del reato di occupazione illegale di un immobile di proprietà dell’Istituto Autonomo Case Popolari; in un caso è stato appurato che il contatore dell’enel era ancora intestato ad una persona deceduta da circa 10 anni.

Durante le citate operazioni è stata scoperta una carrozzeria abusiva e sono state individuate 3 autovetture sulla pubblica via prive di assicurazione e, ancora, ad un pluripregiudicato è stato contestato l’art. 75 D.P.R. 309/90 (uso personale di marijuana) con relativo sequestro amministrativo della sostanza stupefacente; altresì, sono state rinvenute e disattivate telecamere illegali poste sulla pubblica via.

Sul posto è intervenuto personale dell’unità cinofila antidroga e dell’Enel.

Nei giorni scorsi, sono stati eseguiti ulteriori controlli a tutela della salute pubblica e del sito protetto dell’Oasi del Simeto; a tal riguardo, il titolare di un’attività commerciale ubicata in via Zia Lisa è stato indagato in stato di libertà per il reato di invasione di terreno pubblico, ciò in quanto, senza autorizzazione, aveva occupato il marciapiede a tal punto da non consentirne il transito ai pedoni e, di fatto, creando problemi alla circolazione stradale. Circostanza di rilievo è che sul marciapiede aveva accatastato anche l’attrezzatura da lavoro e un ingente quantitativo di bancali di acqua e altri alimenti deperibili, il tutto esposto al sole per lungo tempo, con conseguente rischio per la salute pubblica.

In relazione al sito protetto dell’Oasi del Simeto, unitamente al personale addetto alla Vigilanza delle Riserve Naturali, sono state elevate diverse sanzioni previste dal codice della strada e contestate 2 violazioni per avere eseguito lavori edili in assenza del prescritto nulla osta dell’ente gestore dell’area protetta.

Inoltre, sono stati conseguiti i seguenti risultati: V. G. di 64 anni è stato sottoposto alla detenzione domiciliare a seguito di sentenza di condanna; un pluripregiudicato è stato indagato in stato di libertà per il reato di evasione; un 27enne per il reato di truffa; un 56enne per danneggiamento; un 44enne per il reato di violazione colposa dei doveri inerenti alla custodia di cose sottoposte a sequestro.

Infine, un cittadino di nazionalità Bulgara di 49 anni, pluripregiudicato, è stato indagato in stato di libertà ai sensi dell’art. 489 c.p., ciò in quanto ha utilizzato la patente di guida precedentemente sequestrata penalmente; contestategli anche le violazioni amministrative previste dal codice della strada con i relativi fermi amministrativi.

Controllati anche diversi soggetti, veicoli e persone sottoposte alla misura restrittiva degli arresti domiciliari.

In relazione agli esiti delle citate operazioni e in presenza dei presupposti individuati dalla normativa vigente, verranno informati i competenti enti della Guardia di finanza, Ufficio delle Entrate, Inps e Polizia locale.

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Redazione Catania

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