Livorno: una nuova pista ciclabile in via Galilei

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Il 24/25 agosto si apre il cantiere per una nuova pista ciclabile bidirezionale in via Galilei. Per consentire i lavori la strada sarà resa a senso unico (da via Garibaldi al Cisternone) per circa un mese, cosa che faciliterà anche l’ingresso a scuola legato alla fase post-covid. E, se il senso unico confermerà i vantaggi che emergono dallo studio sui flussi di traffico elaborato da Sintagma, potrebbe diventare definitivo, naturalmente dopo un’analisi accurata e un confronto con i residenti della zona.

Lo ha annunciato l’assessora alla Mobilità e Ambiente Giovanna Cepparello nel corso di una conferenza stampa durante la quale ha reso noti anche i risultati di un sondaggio che si è svolto nell’ambito del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS). 

Accanto all’assessora l’ingegnera Elga Pellegrini, direttore dei lavori della nuova pista ciclabile.

“Iniziamo a migliorare la rete ciclabile con una serie di interventi tesi al riammagliamento, cioè al collegamento fra le varie piste che si trovano sul territorio cittadino”, ha illustrato l’assessora, precisando che si tratta del proseguimento del progetto di mobilità “Modì”, ereditato dalla precedente Amministrazione. 

“Da fine mese – ha specificato – ci concentreremo su via Galilei, che rappresenta  una scelta significativa, perché riguarda una strada densamente frequentata da studenti, dato che si trovano l’ITI “Galilei”, il Liceo “Cecioni”, l’Istituto musicale “Mascagni”, ed è quindi un  investimento per aiutare Livorno a orientarsi sempre di più verso una mobilità sostenibile”.

La pista, come ha chiarito il direttore dei lavori, verrà creata sulla carreggiata, lato scuole, e sarà divisa dalla strada percorribile da auto e motorini, da uno spartitraffico.

“Le piste ciclabili – ha chiarito l’assessora – non devono secondo noi penalizzare i residenti, ma anzi riqualificare l’area e renderla più vivibile. Non vogliamo ad esempio che la sosta diventi problematica. Se Via Galilei dovesse rimanere a senso unico, l’offerta di sosta rimarrà invariata, perché accanto al cordolo della pista ciclabile sarà possibile parcheggiare. Se invece tornerà a doppio senso dopo la fine dei lavori, abbiamo in mente un piano B per compensare i circa 60 stalli lato scuole. Saranno creati circa 35 stalli nuovi tra il parcheggio di Via Zola e quello di Via Terreni, in un’area attualmente degradata. Sarà poi migliorato l’accesso al parcheggio gratuito di via del Corona dove riserveremo dei posti auto ai residenti, e, infine, valuteremo se estendere la ZSC (lettera S) alla Via Palestro, dove attualmente parcheggiano molte persone che non vivono in quella zona.”.

Il senso unico in via Galilei come detto sarà una misura sperimentale. “Se ci accorgeremo che la misura sarà utile a rendere l’aria della zona meno irrespirabile durante le ore di punta, e che in generale non risulteranno disagi particolari, come risulta dallo studio che abbiamo commissionato a Sintagma, potremmo decidere di lasciare il senso unico”.

“Pensavamo di partire con i lavori sulle ciclabile a fine anno – ha evidenziato l’assessora – al termine del percorso del PUMS, ma la bozza di biciplan del PUMS stesso (che mostra quali piste ciclabili nasceranno a Livorno da qui a 10 anni) è  quasi  pronta, quindi vale la pena anticipare le misure e gli interventi, visto che con l’emergenza Covid la ciclabilità deve essere facilitata”.

Anche perché il sondaggio online sul sito del Comune che si è concluso nel dicembre scorso ha dimostrato che a Livorno c’è una certa volontà di cambiare in materia di mobilità, indirizzandosi verso una mobilità sostenibile (biciclette e trasporto pubblico) pur senza rinunciare al mezzo privato.

Al sondaggio hanno risposto 1136 persone, più donne che uomini, età media prevalente 40-60 anni, il 76% studenti o lavoratori attivi, il 24% pensionati o disoccupati.

Il 75,8% delle persone vorrebbero un aumento delle aree pedonali, il 40% chiede maggiori tutele verso gli utenti delle strade, molta richiesta (70,3%) per l’incremento delle zone 30. 

Molti sono interessati ad usare il servizio di trasporto pubblico ma se la rete sarà potenziata e se vi saranno maggiori garanzie sul rispetto degli orari.

La bicicletta piace, e chi non la usa lo fa sia per paura degli incidenti (quindi sì a potenziare le piste ciclabili e a collegarle meglio fra loro), sia per paura dei furti (ci vogliono più rastrelliere).

Quindi, ecco perché anche alla luce di queste risposte, l’Amministrazione intende investire sulle piste ciclabili

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Barbara Noferi

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