Maria Grazia Cucinotta: “Nessuna pietà per gli stupratori. A 20 anni fui…”

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Gli stupri di Palermo e di Caivano hanno acceso i riflettori sulla vulnerabilità delle donne, vittime di violenze indicibili commesse spesso dal branco o anche da singoli uomini.

Le ultime terribili vicende hanno fatto nascere il movimento #iononsonocarne, sostenuto da tantissimi vip, tra i quali anche Loredana Bertè che ha rivelato di essere stata stuprata quando aveva 16 anni.

Anche la popolare attrice Maria Grazia Cucinotta ha voluto far sentire forte e chiara la sua voce e ha condannato senza attenuati i giovani di Palermo che hanno violentato a turno una ragazza minorenne.

La rivelazione choc di Maria Grazia Cucinotta: “Quando avevo 20 anni…”

L’attrice da tempo è impegnata nel sociale e ha fondato la Onlus “Vite senza paura” per sostenere le donne vittime di violenza. La Cucinotta, in un’intervista a Repubblica Palermo, ha raccontato dell’aggressione subita quando aveva 20 anni: “Era in giacca e cravatta e con una valigetta ventiquattrore. Ero struccata e vestita in tuta, erano le 4 del pomeriggio perché io avevo paura di uscire la sera, eppure è successo”.

Ha poi confessato di non essersi mai riuscita a liberare di quel traumatico ricordo: “Io non mi sono mai più liberata da quel ricordo. Continuo a guardarmi alle spalle, non salgo in ascensore con persone che non conosco. Dopo esperienze del genere non ci si fida più di nessuno”.

Ha poi parlato di quella “sensazione angosciante di essere prede” avvertita dalle donne, per poi aggiungere: “Avvertiamo costantemente quell’orrenda sensazione di guardarci alle spalle, di non essere mai tranquille, ma adesso basta, dobbiamo esigere il rispetto”.

“Nessuna pietà per gli stupratori”

La Cucinotta è poi ritornata sul drammatico stupro di Palermo e si è augurata che vengano inflitte pene durissime agli stupratori: “La pena per questi sette stupratori deve essere dura, senza nessuna attenuante, devono essere puniti con il massimo della pena. Loro hanno scelto consapevolmente la vittima e l’hanno massacrata sia fisicamente che psicologicamente, perché quella ragazzina sarà morta tutta la vita”.

Ha poi puntato il dito contro chi ha accusato la ragazza stuprata che, secondo molti, se l’è cercata. In particolare se l’è presa con la mamma di uno degli stupratori, che ha accusato la ragazza di essere una poco di buono: “Questi ragazzi sono peggio delle bestie perché le bestie queste cose non le fanno. Come si permette quella madre a dire che la vittima è una poco di buono? Si deve vergognare di avere messo al mondo un figlio così”.

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Redazione Nazionale

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