Marsala, blitz antidroga: 11 arresti, a capo delle organizzazioni c’erano tre donne

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Dopo quella condotta nel Catanese, i Carabinieri hanno portato a termine una vasta operazione antidroga a Marsala contro tre gruppi di spacciatori, ciascuno dei quali capeggiato da una donna e in concorrenza tra loro. Il blitz ha visto impegnati, oltre ai militari della locale Compagnia, anche quelli dello Squadrone eliportato Cacciatori di Sicilia, del nucleo cinofili di Palermo Villagrazia e del 12° Reggimento Carabinieri Sicilia.

Il gip di Marsala ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare su richiesta della Procura nei confronti di 14 indagati, dei quali per l’esattezza 11 in carcere, 2 divieti di dimora nel comune di Marsala e un obbligo di dimora, accusati a vario titolo di traffico e spaccio di sostanze stupefacenti, come crack, eroina e cocaina, estorsione, riciclaggio di denaro e lesioni personali.

L’operazione si è concentrata sulla piazza di spaccio del quartiere Sappusi, in via Virgilio. Secondo quanto ricostruito dai militari anche una giovane, morta per overdose, nell’ottobre del 2021 si sarebbe rifornita in questa piazza di spaccio. Ma le indagini non si fermano certo qui perché in esse c’è anche l’omicidio di un pregiudicato ucciso a colpi di piede di porco lo scorso 26 settembre,

Questa uccisione sarebbe stata eseguita da uno dei principali indagati dell’operazione di oggi, già arrestato per quel delitto e sarebbe maturata sempre nell’ambito dello spaccio di sostanze stupefacenti. L’indagato avrebbe anche tentato di introdurre droga attraverso confezioni di cioccolatini nel carcere di Rossano Calabro dove, tra il 2019 e il 2020, si trovava recluso per altri reati.

Nell’inchiesta è coinvolto anche un giovane di famiglia agiata che, in meno di un anno, avrebbe comprato più di 1.300 dosi di crack per oltre 70mila euro. Non riuscendo però a pagare l’ultima tranche di stupefacente, cedutagli a credito, sarebbe stato costretto a cedere la sua auto e la sua moto di proprietà. Tutti questi debiti lo avrebbero costretto anche a minacciare la madre e la zia per avere il soldi necessari a saldare il tutto. Nei suoi confronti è stata emessa sempre dal giudice per le indagini preliminari un’ordinanza cautelare in carcere per estorsione e maltrattamenti.

Infine gli investigatori hanno reso noto che l’operazione odierna è stata resa possibile anche dalle segnalazioni dei cittadini sui social network riguardo alla presenza degli spacciatori nelle zone in questione.

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Redazione Catania 2

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