Massimo Moratti: ricoverato il presidente del triplete dell’Inter

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Massimo Moratti, 78 anni, è ricoverato all’ospedale Galeazzi di Milano.

L’ex presidente dell’Inter si è sottoposto a un intervento di angioplastica già programmato da qualche mese.

Secondo quanto risulta al Corriere, le condizioni sono stabili, i medici sono fiduciosi rispetto al decorso post operatorio.

Moratti è l’amministratore delegato di Saras e in passato ha guidato per 18 anni l’Inter.

Sotto la sua gestione i nerazzurri hanno vinto una Coppa Uefa, cinque scudetti, tre coppe Italia, tre Supercoppe Italiane e soprattutto la Champions League del 2010: l’anno del triplete di Mourinho.

Ha venduto la maggioranza dell’Inter nel 2013 all’indonesiano Thohir, tenendo per qualche mese la carica di presidente onorario ed è uscito di scena quando il club è stato acquistato da Suning.

COS’E’ L’ANGIOPLATISCA

L’angioplastica è una metodica utilizzata in ambito cardiologico per dilatare un restringimento (stenosi) coronarico che riduce il flusso del sangue al cuore, mediante uno o più gonfiaggi di un catetere a palloncino.

Nella maggior parte dei casi la stenosi è causata dalla presenza di una placca ateromasica.

L’angioplastica coronarica (PTCA) può essere eseguita al termine della coronarografia diagnostica dalla quale si differenzia in quanto costituisce un vero e proprio intervento.

E’ una procedura mini-invasiva eseguita in anestesia locale.

Durante la procedura, il cardiologo interventista (il chirurgo vascolare o il radiologo interventista) inserisce in un’arteria un tubicino lungo e sottile (catetere), generalmente a livello del polso (arteria radiale), dell’inguine (arteria femorale) o del braccio (arteria omerale).

Il catetere viene avanzato fino in prossimità dell’arteria ristretta. Si inietta, quindi, del mezzo di contrasto per verificare la sede e l’entità del restringimento (arteriografia).

Successivamente, se l’arteria è passibile di trattamento per cutaneo, un filo-guida viene avanzato attraverso il catetere e poi all’interno dell’arteria chiusa o ristretta, oltre l’ostruzione. In tal modo, è possibile far scorrere sopra il filo-guida uno speciale pallone che, una volta in posizione, viene gonfiato per breve tempo allo scopo di riaprire l’arteria occlusa.

A seguire, può essere impiantato uno stent a maglia metallica per tenere aperto il punto critico a lungo termine.

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Redazione Nazionale

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