Maxi furto nel caveau della Bnl nel cuore della città, inflitti 14 anni di reclusione alla banda

Leggi l'articolo completo

Arrivano tre condanne a 14 anni complessivi, dopo il maxi furto nel caveau della Bnl di piazza Sant’Oronzo a Lecce. La sentenza è stata emessa nelle scorse ore dal giudice monocratico Maria Francesca Mariano. Nello specifico sono stati inflitti con il rito abbreviato: 6 anni di reclusione e 700 euro di multa per Salvatore Mazzotta, 52 anni di Veglie, difeso dall’avvocato Laura Bruno e per Luciano Romano, 45 anni, di Formia. Il tribunale ha disposto il risarcimento del danno, in separata sede, per il legale rappresentante della banca. Non solo, il giudice ha accolto il patteggiamento a 2 anni di reclusione per Marco Salvatore Zecca, 47 anni, di Galatina, difeso dall’avvocato Andrea Bianco. Piero Fiore, 49 anni di Veglie, difeso dall’avvocato Francesco Tobia Caputo, ha patteggiato in precedenza a 3 anni e 6 mesi di reclusione, dinanzi al gup Sergio Tosi. Nei confronti di quest’ultimo, nei mesi scorsi, è stato emesso un provvedimento di sequestro che ha riguardato, tra le altre cose, due abitazioni, il complesso immobiliare “Ex Alaska”, tre aziende, una Jaguar. Il provvedimento dovrà essere confermato dal tribunale, al termine del procedimento in corso. Il maxi furto risale all’11 novembre 2018.

Dopo il maxi furto, sul pavimento della sala antistante il caveau sono stati trovati quattro borsoni contenenti arnesi da scasso, gioielli e denaro e altri borsoni vuoti, abbandonati verosimilmente a causa di un imprevisto che ha accelerato la fuga dei malviventi. Si è comunque stimato un danno complessivo di circa 1 milione di euro. Dalle ricostruzioni degli inquirenti è stato rilevato come i malviventi, il venerdì antecedente alla chiusura della filiale, fossero riusciti ad avere accesso all’area caveau e quindi a rimanere chiusi all’interno dell’area preziosi. Inoltre è risultata evidente sin da subito la manomissione dall’interno del sistema Time Look che non consente l’apertura della porta blindata prima di un determinato orario, in questo caso impostato per l’ora di apertura degli uffici. E tale manipolazione ha dato modo ai complici all’esterno di aprire la porta corazzata. E nel mese di febbraio del 2021, gli agenti della Squadra Mobile di Lecce, coordinati dal pubblico ministero Maria Vallefuoco, hanno eseguito un’ordinanza cautelare a firma del gip Simona Panzera, verso i quattro soggetti, con l’accusa di furto pluriaggravato.

Leggi l'articolo completo
Carmelo Dimitri

Recent Posts

Allegri, l’amarezza di Rabiot e la riconoscenza di Gatti: “Meritavi un addio diverso”

"Meritavi un addio diverso". Adrien Rabiot non si nasconde e critica pubblicamente la decisione a…

24 minuti ago

Acireale, minaccia di morte il suo legale: dai domiciliari finisce in carcere

Gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Acireale hanno dato esecuzione…

2 ore ago

Choc a Como, ritrovata una donna senza vita in un parcheggio: è giallo

Una tragica notizia ha svegliato questa mattina Como, dove è stato ritrovato il corpo di…

2 ore ago

Scovato lavoratore in nero: sospesa attività imprenditoriale pontina. Multa da 10mila euro

Nello specifico veniva sottoposta a controllo una attività commerciale di Sezze: il titolare veniva deferito…

3 ore ago

Incidente hot per Olivia Rodrigo: il reggiseno si slaccia durante il concerto e succede il patatrac [VIDEO]

Dal famoso "La tengo como todas" di Laura Pausini allo "slip-gate" di Elodie, sono tanti…

3 ore ago

Camila Giorgi, il mistero infinito: “Ha razziato la villa, portato via oggetti preziosi ed è morosa di diversi mesi”

Dov'è finita Camila Giorgi? Una domanda che circola da diversi giorni e alla quale nessuna…

3 ore ago