Milena Gabanelli fa la “lista nera” degli onorevoli filo Putin

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“Si chiamano Bianca Laura Granato del gruppo misto, Gabriele Lorenzoni e Vito Petrocelli del M5S, Simone Pillon della Lega, Matteo Dall’Osso e Veronica Giannone di Forza Italia, Pino Cabras e altri 18 del gruppo l’Alternativa, Emanuele Dessì del Partito comunista, Michele Giarrusso e Gianluigi Paragone di Italexit”, Milena Gabanelli consegna la “black list” degli onorevoli che lei chiama “indifferenti”, assenti ieri alla Camera mentre interveniva Zelensky.

“Loro in Aula non c’erano ad ascoltare l’appello del leader di un Paese europeo  che chiede aiuto perché da 27 ininterrotti giorni Putin sta bombardando, massacrando, riducendo alla fame, e con la prospettiva di ridurre in macerie il suo Paese. Mentre ormai milioni di donne sono in fuga per salvare i loro bambini- scrive – Da liberi cittadini, e liberi deputati e senatori di un Paese libero, possono fare ciò che credono: c’è chi può permettersi di dire che le dittature sanguinarie sono belle, chi pensa che Putin abbia ragione, chi preferisce prendere le distanze da entrambe le parti. Il tempo del dibattito è finito e bisogna prendere una posizione: o condanni l’invasione, oppure l’appoggi. Qual è il messaggio che volete dare ai vostri elettori? Anche per chi fa tanti distinguo rifiutando di ascoltare Zelensky (l’aggredito) è implicito l’appoggio a Putin”.

“Avete tollerato, senza mai spendere una parola nemmeno di pietà, verso i giornalisti uccisi dal tiranno, verso gli avversari avvelenati, verso la legge che condanna fino a 15 anni di carcere chi esprime un parere contrario – continua – E oggi quell’assenza in Aula è la manifestazione di mancanza di solidarietà pure davanti all’orrore. Ed è retorico chiedersi che cosa succederebbe a ciascuno di voi se foste cittadini russi, perché non correreste alcun rischio. Putin ama il popolo che guarda gli errori degli altri, quelli dell’Occidente, da lui definito “l’impero della menzogna”, ma dove vengono mandati a studiare i figli dei suoi fedelissimi”.

“Per Bianca Laura Granato, che non ha esitato a schierarsi a favore di Putin (lo ha dichiarato a Tommaso Labate), immagino che vivere in un Paese come l’Italia sia un inferno – conclude – Nessuno eventualmente le impedirebbe di andare a vivere nella dittatura russa. Mentre gli altri, quelli che sono tormentati dai dubbi, stanno dicendo ai loro elettori «calmi, non è detto lo zar sia poi così cattivo». E tutti quegli altri? L’Aula era mezza vuota, nonostante fosse martedì. Dante gli ignavi li ha messi nell’Antinferno, perché li giudica indegni di meritare sia le gioie del paradiso, sia le pene dell’inferno, proprio perché non si sono mai schierati né a favore del bene, né del male”.

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Redazione Nazionale

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