E’ Mirko Campoli il prof arrestato: ex dirigente di Azione Cattolica, avrebbe violentato 4 minori

E’ Mirko Campoli, (nella foto d’apertura) l’ex professore di religione ed ex dirigente di Azione Cattolica, arrestato con l’accusa di aver violentato quattro minorenni. Campoli è una persona molto nota nella Curia di Tivoli e, su di lui, erano già arrivate segnalazioni di casi sospetti che non sarebbero stati trasmessi all’autorità giudiziaria.

Le presunte violenze sessuali sui quattro minori, sarebbero tutte avvenute tra il 2016 e il 2020 ma, per gli inquirenti, potrebbero essere molti di più i ragazzi vittime di abusi. Mirko Campoli non era certo un docente qualsiasi di una piccola cittadina di provincia, era un personaggio ben conosciuto dalla Curia ed è stato dirigente dell’Azione Cattolica Ragazzi per sei anni, dal 2002 al 2008.

Campoli, sarebbe stato segnalato per abusi per tre volte all’autorità religiosa: a quel punto è stato spostato d’incarico e trasferito in una casa famiglia per ragazzi vittime di abusi. Le violenze però, non erano state poi denunciate dall’autorità religiosa a quella giudiziaria: elemento, questo, che, secondo quanto dichiarato ieri (24 maggio) dal procuratore Francesco Menditto, ha frenato le indagini e contribuito a far rimanere Campoli a piede libero.

“Molti genitori si confidano solo con l’autorità religiosa – ha dichiarato Menditto ieri in conferenza stampa – chi non denuncia deve sapere che avrà sulla coscienza eventuali ulteriori violenze ai danni di altri bambini. Non vogliamo fare processi morali ma, se avessimo subito avuto tutte le carte dall’autorità religiosa, lo avremmo fermato prima”.

Parole molto pesanti, quelle del procuratore Menditto che ha definito quello in cui si è trovato a indagare “un clima di omertà ambientale molto simile a quello mafioso”.

Dalle indagini, è venuto fuori che alle autorità religiose erano già arrivate segnalazioni sul 46enne a partire dal 2021, e che nessuna di queste era stata trasmessa all’autorità giudiziaria. Le indagini hanno preso il via quando un ragazzo, ormai maggiorenne, ha denunciato tutto alla polizia: purtroppo, c’è la possibilità concreta che siano molti di più i ragazzi che hanno subito violenza e che, per timore di non essere creduti o per altre ragioni personali, non abbiano denunciato le violenze.