Mogliano, XXVIII Premio Berto, (interrotto nel 2020): aperto il bando

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Il 25 giugno termine per la presentazione delle opere. Il 31 luglio la proclamazione del vincitore


4.6.2021 – Il Comune di Mogliano Veneto e l’Associazione Culturale Giuseppe Berto, con il sostegno dello sponsor Colorificio San Marco, riprendono il Premio Letterario Giuseppe Berto dopo un anno di pausa a seguito della
pandemia. Sarà Ernesto Ferrero, scrittore, critico, consulente editoriale e direttore del Salone del libro di Torino dal 1998 al 2016, il Presidente della Giuria del Premio, la cui XXVIII edizione è stata bandita dai promotori.

“Intendo ringraziare pubblicamente il Comune di Mogliano Veneto, in particolare nelle figure del Sindaco, Davide Bortolato, e del Vicesindaco Assessore alla Cultura, Giorgio Copparoni i quali, nelle incertezze provocate dal Covid e nei dubbi dell’Amministrazione Comunale di Ricadi, hanno prontamente risposto di fronte alla necessità di un rilancio immediato del Premio”, afferma il Presidente dell’Associazione Diego Bottacin.


Il “portafoglio” del Premio prevede 5mila euro per il vincitore e 500 euro per gli altri quattro finalisti quale gettone di presenza alla cerimonia finale di proclamazione del vincitore.
Il Sindaco di Mogliano Veneto, Davide Bortolato, sottolinea “il ritorno del Premio nella nostra città manifesta l’intenzione di tenere viva la memoria di Giuseppe Berto, uno dei figli più illustri della nostra comunità,
attraverso questa iniziativa di respiro nazionale. Aggiungo a questo l’importanza del sostegno economico del Colorificio San Marco, rappresentato dalla famiglia Geremia, attenta da sempre al ruolo di mecenate verso il territorio, nonché da sempre legata al Premio”.


Per il Vicesindaco e Assessore alla Cultura, Giorgio Copparoni, “il Premio Berto a Mogliano è la ciliegina sulla torta dell’offerta culturale estiva che, dopo la pausa forzata provocata dalla pandemia, ha visto l’Amministrazione Comunale produrre un notevole sforzo per rispondere ai bisogni forzatamente sopiti dalle ragioni a tutti note”.

Il Premio mantiene la propria esclusiva peculiarità di essere riservato a scrittori esordienti. Quindi possono parteciparvi solo opere prime di narrativa redatte in lingua italiana e pubblicate nel periodo compreso tra
l’1 maggio 2020 e il 15 giugno 2021.
Le opere dovranno essere inviate dagli editori alla Giuria entro e non oltre il 25 giugno 2021. La Giuria selezionerà le 5 opere finaliste entro il 7 luglio 2021 e l’opera vincitrice sarà proclamata sabato 31 luglio 2021 a Mogliano Veneto, nel corso della cerimonia di assegnazione del Premio.


Il bando è disponibile assieme al regolamento nel sito www.giuseppeberto.it, non sono ammessi rifacimenti, riedizioni, o traduzioni, ma saranno accettati il primo romanzo pubblicato in volume di un autore oppure la prima raccolta di racconti, che neanche singolarmente possono essere stati pubblicati in precedenza.

Della giuria del Premio, oltre al nuovo Presidente Ferrero, fanno parte Cristina Benussi, Università di Trieste, Giuseppe Lupo, Università Cattolica del Sacro Cuore Milano e scrittore, Laura Pariani, scrittrice, e Stefano
Salis, critico e giornalista del Sole 24 Ore, Emanuele Zinato, Università di Padova.

Il Premio Berto, nato nel 1988 su iniziativa di un gruppo di amici ed estimatori dello scrittore, oltre a Cesare De Michelis, critici illustri come Giancarlo Vigorelli, Michel David, scrittori come Dante Troisi e Gaetano
Tumiati (questi ultimi avevano condiviso con Berto oltre due anni di prigionia in Texas durante la seconda guerra mondiale), ha raggiunto le 22 edizioni tra il 1988 e il 2010 e dopo una pausa è stato rilanciato nel
2014 in occasione del centenario della nascita dello scrittore moglianese e ripreso nel 2015.


Il Premio, vinto nell’edizione 2019, da Alessio Forgione, con Napoli on amour, NNEditore, è stato trampolino di lancio per alcuni dei maggiori talenti della letteratura contemporanea, tra cui Paola Capriolo con La
grande Eulalia (1988), Michele Mari con Di bestia in bestia (1989), Luca Doninelli con I due fratelli (1990), Paolo Maurensig con La variante di Lüneburg (1993), Francesco Piccolo con Storie di primogeniti e figli unici
(1997), Elena Stancanelli con Benzina (1999), Giuseppe Lupo con L’americano di Celenne (2001), Antonia Arslan con La masseria delle allodole (2004), Francesco Pecoraro con Dove credi di andare (2007).

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Redazione Treviso 1

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