Dopo aver contratto numerosi debiti con bar e ristoranti nelle vicinanze del Tribunale di Milano, Piero Gamacchio, giudice milanese, ha ammesso la sua colpa su Facebook auto sospendendosi: “Quanto letto sui social e taluni media in questi ultimi giorni corrisponde ahimè alla verità (…) questi fatti mi impongono di chiedere da subito di essere messo in aspettativa. Si è trattato di comportamenti di grave leggerezza di cui mi pento profondamente e ai quali porrò al più presto rimedio”. Gamacchio, a un passo dalla pensione, avrebbe dovuto presiedere il processo di secondo grado a carico di Giuseppe Mussari e altri ex vertici di Mps: “Mai, in alcun modo mai, questi fatti possano aver influito nelle mia attività di giudice”, ha concluso.
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