Palermo, ucciso per l’affitto non pagato: stava preparando la festa per la comunione del figlio più grande

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Ucciso sotto casa a colpi di pistola, al culmine di una lite causata da motivi economici: si ipotizza per non aver corrisposto alcuni canoni di fitto. L’omicidio in via Mulino, nel quartiere Boccadifalco, a Palermo.

Aleandro Guadagna, la vittima, aveva 32 anni, era sposato, padre di quattro figli: il più grande, 10 anni, doveva fare la comunione tra qualche settimana e tutta la famiglia era impegnata nei preparativi per quella che sarebbe stata una festa.

Occasionalmente faceva il muratore, e più in generale sbancava il lunario facendo dei piccoli lavori.  Il trentaduenne sarebbe stato freddato con due colpi di pistola mentre stava cambiando la batteria del suo motorino.

Aleandro Guadagna

Quasi otto anni fa, secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, Guadagna fece parte di un commando composto da tre persone che aggredirono e rapinarono in casa un non vedente, residente nella zona di Cruillas.

A distanza di quasi due anni, la polizia arrestò proprio Guadagna, allora 25enne, e già con precedenti di polizia.

La gente del quartiere è sconvolta per questa morte e in tanti lo hanno ricordato sui social.

“Ricordiamoci che in qualsiasi situazione noi possiamo trovarci, non siamo nessuno per poter togliere la vita a qualcuno. La vita la da e la toglie Dio. Ogni problema è risolvibile. Il denaro è carta, la vita è amore, sacrificio, gioia, dolore, la vita è preziosa! Piantiamo i veri valori nelle nostre vite e soprattutto nel futuro dei nostri figli, il rispetto, il sacrificio e la condivisione. Se viviamo momenti di sconforto o siamo di fronte a situazioni che ci sembrano difficili chiediamo aiuto, ci sarà sempre qualcuno pronto ad aiutarci.. Oggi giornata tristissima per ciò che è accaduto, sono addolorata per la perdita di Aleandro Guadagna, cerca di dare forza alla tua famiglia e di illuminare la strada dei tuoi bellissimi 4 figli”, scrive un’amica su Facebook. “Riposa in pace amico mio, non è giusto”, dice Stefano.

Ha 77 anni l’uomo fermato dai carabinieri nel quartiere Borgo Nuovo mentre girava in auto dopo che avrebbe sparato alcuni colpi di arma da fuoco contro l’inquilino A bordo dell’auto è stato trovato un fucile. Sul luogo del delitto sono state recuperate alcune cartucce. 

I militari erano andati a casa dell’uomo ma non l’avevano trovato e i suoi familiari hanno raccontato che era uscito presto da casa e aveva lasciato una lettera: spiegava che stava andando a incontrare l’inquilino per sistemare la questione degli affitti non pagati. Nessuno dei parenti aveva mai pensato che potesse finire così.

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Redazione Nazionale

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