Choc al Parlamento francese, frase razzista di un deputato di destra ad un collega di sinistra

Grave episodio di razzismo al Parlamento francese, dove la seduta è stata sospesa in seguito ad una frase dichiaratamente razzista rivolta dal lepenista Gregoire de Fournas.

Frase razzista al Parlamento francese: la ricostruzione dei fatti

Il fattaccio si è verificato mentre stava parlando il deputato di sinistra di La France Insoumise, Carlos Martens Bilongo, sul dramma dell’immigrazione clandestina, quando dall’area dove siedono i deputati del partito di estrema destra di Rassemblement National qualcuno ha urlato: “Che tornino in Africa”.

La frase ha suscitato le proteste indignate dai banchi della sinistra e Yael Braun-Pivet, presidente dell’Assemblée Nationale, dopo aver più volte chiesto invano chi avesse pronunciato quella frase ha deciso di sospendere la seduta.

Le reazioni delle istituzioni francesi

Elisabeth Borne, prima ministra, ha commentato: “Non c’è posto per il razzismo nella nostra democrazia”, augurandosi che vengano prese sanzioni esemplari.

Fonti vicine a Macron hanno fatto sapere che il presidente è profondamente “urtato da parole intollerabili”.

Pesanti anche le parole di Gerald Darmanin, ministro dell’Interno, che affida il suo pensiero a Twitter: “Dal Front National al Rassemblement National: il nome cambia ma i riferimenti orrendi e le abitudini ignobili restano. Che vergogna”.

Carlos Martens Bilongo, suo malgrado protagonista della vicenda, ha commentato amaramente: “Sono stato ridotto al colore della mia pelle. Sono nato in Francia, sono un deputato francese”.

A tal proposito non è noto se de Fournas si stesse rivolgendo agli immigrati africani (“che tornino in Africa”) o allo stesso Bilongo (“che torni in Africa”).

In ogni caso non sono arrivate le scuse di de Fournas, ma solo un comunicato del partito dove si spiega che la frase era rivolta ai migranti e non a Bilongo, teoria sostenuta anche da Marine Le Pen, leader del Rassemblement National.

In francese le frasi “che torni in Africa” e “che tornino in Africa” hanno lo stesso suono e sono facilmente confondibili.