Un pesce d’aprile di due uomini di Mogliano Veneto, in provincia di Treviso, non ha fatto ridere, tutt’altro. E ha provocato una denuncia per procurato allarme.
I due amici avevano fatto trovare un manufatto a forma di missile con antenna parabolica sul marciapiede di un quartiere della città.
Vari residenti del posto, preoccupati per quello strano oggetto, avevano chiesti un intervento da parte dei carabinieri, i quali avevano poi deciso di allertare nientemeno che gli artificieri. L’oggetto si era poi rivelato del tutto innocuo.
L’allarme era scattato intorno a mezzogiorno di lunedì scorso, primo aprile: qualcuno aveva notato il fusto anomalo abbandonato in via Donizzetti e, insospettito, aveva chiamato i vigili del fuoco.
Il contenitore sembrava assemblato artigianalmente: sui lati campeggiavano le etichette che indicano materiale radioattivo e scritte in cirillico, mentre in cima era posizionata un’antenna, tutti elementi che in un primo momento non avevano fatto pensare a uno scherzo.
Le forze dell’ordine avevano infatti deciso di non correre rischi: per questo avevano attivato il protocollo previsto in caso di pericoli radioattivi. Via Donizetti e via Ronzinella erano state quindi chiuse al traffico e sul posto erano intervenuti sia i pompieri che i carabinieri.
I pompieri, dopo aver recintato la zona, avevano verificato il contenuto del fusto: all’interno c’era soltanto materiale innocuo: un bancale in legno e una tanica d’acqua.
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