Randazzo, i Carabinieri denunciano 6 furbetti “dell’allaccio abusivo”, danno da circa 28mila euro

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Nell’ambito del contrasto al diffuso fenomeno del cosiddetto “bypass del misuratore”, che permette di fruire della corrente elettrica direttamente dalla rete Enel, senza che questa venga contabilizzata dall’azienda nazionale, i Carabinieri della Stazione di Randazzo, in collaborazione con il personale tecnico dell’Enel, hanno denunciato 6 randazzesi per “furto aggravato”.

In particolare i militari dell’Arma, al termine di mirati accertamenti preliminari, hanno predisposto un servizio, in collaborazione con il personale tecnico dell’Enel, finalizzato alle verifiche presso due edifici attigui ubicati nel centro del comune di Randazzo.

Al termine dell’attività tecnica, in particolare, è stato accertato che i sei denunciati, una 57enne del posto, un 60enne di Mascali, un 31enne di Taormina, una 25enne di Bronte, un uomo ed una donna entrambi 60enni e di Randazzo, avevano manomesso gli impianti elettrici dei due stabili effettuando l’allaccio diretto abusivo alla rete E – Distribuzione, con un danno per la predetta società di circa 28.000 euro (circa 14.000 euro per ciascuna famiglia).

Dunque, niente bolletta per le due famiglie randazzesi che, in una palazzina costruita negli anni “60” suddivisa in due appartamenti, avevano collegato un cavo mediante dei morsetti rubacorrente (a perforazione) direttamente alla linea principale.

Ulteriori verifiche hanno consentito di accertare che una delle predette abitazioni aveva subito il “taglio” della fornitura di energia elettrica poiché non avevano provveduto a pagare la bolletta, anche se vi erano tutti gli elettrodomestici della casa funzionanti, mentre, per l’altra abitazione, non è risultato attivo alcun contratto di fornitura di energia elettrica, nonostante l’abitazione fosse regolarmente illuminata e il frigorifero pieno.

L’allaccio diretto veniva rimosso da personale della società Enel che ripristinava le condizioni di sicurezza compromesse. Non va, infatti, dimenticato che quanto messo in atto dalle due famiglie è molto pericoloso, perché la procedura dell’allaccio diretto alla rete esclude tutti i dispositivi antinfortunistici con grave rischio di corti circuiti e inneschi d’incendio.

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Redazione Catania

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