Riaperte le scuole a Wuhan, la capitale della provincia cinese dell’Hubei da dove è cominciato tutto. In Cina i contagi hanno rallentato fino a sfiorare quota zero e la vita sembra riprendere normale.
Non è così nel mondo, dove le preoccupazioni crescono di giorno in giorno. Stati Uniti, India e Brasile capeggiano la classifica della paura come ogni giorno. La Russia ha superato il milione di casi. Nelle ultime 24 ore sono state 123 le vittime e 4729 i nuovi positivi.
L’India va verso i 4 milioni complessivi di contagiati. In Israele un aumento di casi: 2159 persone risultate positive al test in un giorno (il picco era stato il 28 luglio con 2100 nuovi positivi). Il maggior numero di nuovi casi è stato registrato a Gerusalemme. 140mila ragazzi israeliani rimarranno per ora a casa nelle 23 “zone rosse” in cui è maggiore la diffusione del coronavirus.
“Dobbiamo parlare anche con i negazionisti”. Così il direttore generale dell’Onu, Tedros Adhanom Ghebreyesus: “Sappiamo che le persone sono stanche, ma non possiamo fingere che il Covid sia finito. Se i Paesi sono seri sulle riaperture devono essere seri anche nella soppressione della trasmissione del virus e nel salvare vite”.
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