Silvia Somigli, segretario organizzativo regionale Uil scuola, scrive in una nota: “Fa pensare il fatto che il tavolo istituzionale non includa la partecipazione dei dirigenti e dei sindacati. Solo le società dei trasporti… Intanto i docenti dovrebbero fare orari spezzati con molte ore vuote, con una ricaduta in termini di efficienza e produttività che potrebbe essere dannosa. I ragazzi dovrebbero mangiare al sacco in classe, con problemi di igienizzazione e con pericolo di assembramenti durante le entrate a turno. Non ci sono contingenti ulteriori da destinare alla vigilanza per collaboratoti scolastici. E’ da preferire un rientro in presenza al 50% ma fare un unico orario, quello di sempre, che poi è l’unico possibile al momento. Si continua a navigare a vista, nel buio e senza bussola. Non basta invocare l’apertura della scuola, che ci accomuna: bisogna agire al più presto possibile. Per farlo, servono idee ed interventi che lo consentano in sicurezza. Con la salute dei lavoratori e degli stessi alunni non si scherza. Se non si risolvono i problemi dei trasporti con il coinvolgimento e l’accordo di tutti che è facile trovare, sarà difficile trovare la via maestra. Un buon dialogo costruttivo e anche l’attivazione di presidi sanitari, pensando già al prossimo anno da oggi, ci aiuterà ad evitare un altro anno nero per la scuola, che di certo non possiamo permetterci. La Uil scuola ci sarà sempre”.
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