Rigassificatore: comunicato attivisti dell’area congressuale Le Radici del Sindacato di opposizione in Cgil

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Riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato

Gli attivisti dell’area congressuale Le Radici del Sindacato di opposizione in Cgil prendono atto con profondo sconcerto della posizione, espressa “a titolo personale” dal segretario generale della Fiom provinciale, a proposito del rigassificatore Snam previsto a Piombino. Il segretario parla di ipotesi “inevitabile” e di necessarie “compensazioni”, proprio come il commissario governativo e presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani: non è un gran segno di autonomia del sindacato.

Nonostante le mirabolanti assicurazioni della Snam, la quale promette 1591 assunzioni, la strategia stessa dei rigassificatori è negativa in senso generale, perché non fa che spostare la dipendenza italiana dal gas russo a quello americano, estratto con la tecnica inquinante del fracking. Anziché inviare armi, Ue e governo italiano devono impegnarsi ben più seriamente sul terreno dell’Onu per la fine dell’aggressione russa all’Ucraina e ristabilire così pure scambi equi. Ue governo italiano devono impegnarsi davvero per le energie rinnovabili: al contrario della tassonomia filonucleare europea, se anche solo il 50% delle rinnovabili oggi sulla carta, in fase di procedura autorizzativa o bloccati da veti politici, venisse realizzato, l’Italia avrebbe già raggiunto gli obiettivi climatici europei e ridotto fortemente la dipendenza dal gas.

In secondo luogo, appare inaccettabile, in un’Area di Crisi Complessa, quale è Piombino, ormeggiare in porto una nave rigassificatrice, che imbottiglia letteralmente la movimentazione carichi da e per le acciaierie e si contrappone di fatto ai nuovi settori lavorativi, come costruzioni navali e porto turistico nella Chiusa e al traffico marittimo, passeggeri e merci, verso Elba , Corsica, Sardegna, senza contare le navi da crociera.
Un rigassificatore sarebbe un disastro per gli allevamenti ittici, la pesca e la salute del mare, anche quando fosse collocato al di fuori del porto: per riportare il metano allo stato gassoso, questi impianti usano un flusso continuo di acqua di mare e creano gravissimi danni in un’area molto vasta, con inquinamento da residui di cloro e derivati, stress termici, i quali, danneggiando gravemente l’ecosistema marino, compromettono la pescosità del mare.

Quindi, quella del segretario Fiom a noi pare proprio una posizione tanto legittima, quanto profondamente sbagliata, dannosa per i lavoratori, portatrice di ulteriore divisione tra popolazione e sindacato, nonché in contraddizione almeno parziale con quanto esprimono insieme Cgil Livorno e Grosseto.

11 settembre 2022

Area congressuale Le Radici del Sindacato di opposizione in Cgil

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Barbara Noferi

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