RIGASSIFICATORE DI PIOMBINO: LA POSIZIONE DELLA CGIL

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Operatività completa del porto, chiarimenti sul raggio di rischio relativo ad eventuali incidenti gravi, salute e ambiente (temperatura, cloro, ecc.): ad oggi in mancanza di concrete garanzie sui seguenti punti per noi fondamentali ribadiamo la nostra contrarietà all’impianto di rigassificazione nel porto di Piombino.

Tenuto conto che il raggio di rischio e l’operatività del porto sono tra loro fortemente legati, abbiamo chiesto al commissario Eugenio Giani di vincolare l’autorizzazione del progetto a questi due aspetti, pena la sua non realizzazione.

Per quanto riguarda salute e ambiente (temperatura, cloro, ecc….) risulta che sia stato raggiunto un accordo e quindi si sia trovata una soluzione con le società di itticoltura. L’accordo ancora non lo conosciamo nei dettagli: a tal fine appena saranno definiti gli atti daremo un giudizio più compiuto su tale tema.

Riteniamo fondamentale che il commissario inserisca queste nostre valutazioni all’interno dell’atto formale e vincolante di autorizzazione al progetto, così come la previsione di opere compensative davvero esigibili. Fondamentale inoltre che il commissario inserisca clausole per lo sviluppo delle energie rinnovabili e dell’idrogeno, e che il rigassificatore resti all’interno del porto soltanto per tre anni.

In attesa di capire se le nostre proposte saranno accolte, continueremo la nostra mobilitazione, nel rispetto della legge 146/90. Siamo pronti a proclamare lo sciopero generale per tutti i comparti della Val di Cornia nel rispetto delle tempistiche previste in tema di rarefazione degli scioperi.

Tra il 24 e il 27 ottobre avvieremo presidi e iniziative mirate all’ottenimento delle rivendicazioni sopra elencate.

Per quanto concerne il futuro di Piombino, abbiamo avanzato al commissario le nostre proposte in tema di sviluppo del territorio. Proposte inserite in un documento denominato “Piombino green” che verrà presentato in dettaglio nelle prossime settimane. Anticipiamo comunque a tal proposito che secondo la Cgil il futuro di Piombino passa attraverso le energie rinnovabili e la nascita di una grande piattaforma basata sull’idrogeno.

Cgil provincia di Livorno

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Barbara Noferi

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