Sardegna: dal medico armato di martello e punteruolo, è allarme aggressioni

L’uomo, con disturbi psicotici, aveva già aggredito un medico sempre a Ittiri con calci e pugni e nei suoi confronti era stato disposto un trattamento sanitario obbligatorio.

Ha raggiunto lo studio medico armato di martello e punteruolo e ha tentato di sfondare la porta dell’ambulatorio, seminando il panico tra i pazienti e lo specialista in quel momento presente. L’assurdo episodio è andato in scena nel pomeriggio di ieri, a Ittiri, dove ormai da tempo l’uomo sta seminando il terrore in tutto il paese. Il protagonista, infatti, è un 55enne con evidenti disturbi psicotici e con un passato segnato dalla tossicodipendenza e il carcere che – più volte – si è scagliato con violenza conto i cittadini ed in particolare i medici. Proprio come lo scorso pomeriggio quando ha raggiunto lo studio del medico di medicina generale, Carlo Maciocco, che si trova a Ittiri, in via Marini. In quel momento però lo specialista non era nell’ambulatorio perché sostituito dal collega Leonardo Delogu.

Tentata aggressione

Fortunatamente questo ennesimo tentativo di aggressione non ha avuto conseguenze. Anche perché lo scorso 6 novembre il titolare dell’ambulatorio, Carlo Maciocco, era stato già preso di mira dal 55enne. In quest’occasione però lo specialista era stato aggredito con testate, pugni e calci ed era stato minacciato pesantemente: “Ti faccio fuori”, aveva gridato l’uomo che poi era stato sottoposto a trattamento sanitario obbligatorio. Il 55enne, però, poco tempo dopo era tornato a Ittiri: “Non è possibile che questa persona – sottolinea Maciocco – sia lasciata libera di aggredire le persone. Tutto il paese ha paura- assicura – in particolare noi medici che spesso e volentieri veniamo presi di mira da quest’individuo che ha evidenti problemi. Una situazione intollerabile – conclude – che dev’essere risolta al più presto”. Nel mese di aprile – tra l’altro – sempre il 55enne aveva preso di mira l’ambulatorio della guardia medica di Ittiri, distruggendo la vetrata con delle pietre. E aveva minacciato di morte il medico di turno, la dottoressa Emanuela Sanna.