“È scomparso”: giallo sul giocatore di serie A, non si trova più da due settimane

Sono giorni particolarmente tribolati per il calcio italiano: dopo lo scandalo delle scommesse su siti illegali, che ha coinvolto Fagioli e Tonali, e la sconfitta dell’Italia in Inghilterra che mette a rischio la partecipazione agli Europei, arriva un’altra notizia di ben altro tenore e sicuramente più drammatica: la scomparsa di un calciatore di serie A del Milan, lo svedese Emil Roback di 20 anni, in prestito dal mese di marzo alla squadra dell’IFK Norrkoping.

L’appello è stato lanciato dal suo direttore sportivo Tony Martinsson, che ha riferito di non avere più notizie di lui da almeno 14 giorni. C’è grande apprensione e preoccupazione anche tra familiari, amici e compagni che non riescono a mettersi in contatto con lui né hanno idea di dove possa essere finito.

Roback scomparso a 14 giorni: l’appello disperato

Da almeno due settimane Roback non si presenta al campo di allenamento dell’IFK Norrkoping e il suo procuratore ha riferito di aver provato a chiamarlo più volte, senza però ricevere alcuna risposta.

“Voglio sapere che sta bene – ha detto il suo manager – è preoccupante che non riusciamo a trovarlo ma non so cos’altro possiamo fare. Voglio che torni qui, dobbiamo trovare un piano che possa funzionare. Non ho rinunciato alla speranza che ritorni ma è difficile immaginarlo quando non lo vediamo da 14 giorni”.

L’ultima intervista

Roback nel mese di agosto aveva rilasciato un’intervista al quotidiano locale Norrköpings Tidningar, ammettendo che l’avventura in Svezia non stava andando come lui sperava.

“Non è andata come previsto – aveva detto il calciatore – lo dico io stesso. Prendo questa esperienza come viene. Poi dipende anche dall’allenatore, ma io cerco di dare sempre il massimo”.

Lo stesso calciatore ha dunque ammesso di non essere soddisfatto dell’esperienza all’IFK Norrkoping e temeva che la sua carriera non riuscisse a prendere il volo.

L’attaccante di belle speranze era stato acquistato dal Milan nel 2020 ma senza mai indossare la casacca rossonera, per poi essere mandato in prestito a farsi le ossa.

Forse la nuova avventura calcistica non l’ha soddisfatto, ma questo non basta a spiegare la sua sparizione che al momento resta avvolta dal mistero. I familiari e gli amici, dopo l’appello del suo manager, sperano che il ragazzo possa ritornare o quanto meno farsi vivo per rassicurare sulle sue condizioni.