Scontro frontale tra due auto sulla provinciale, muoiono due donne ed un uomo

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Dopo quelli registrati nei giorni e nelle settimane scorse, ancora un gravissimo incidente. Uno scontro frontale tra due auto si è verificato sulla strada provinciale che collega Brindisi a San Vito Normanni, all’altezza dell’ex base Usaf, ed ha purtroppo provocato la morte di tre persone, due donne ed un uomo. Il tragico bilancio si è aggravato questa mattina quando, presso l’Ospedale Perrino di Brindisi, è morto anche il 76enne che era stato ricoverato, con prognosi riservata, dopo il terribile sinistro avvenuto nel pomeriggio di ieri. Lo schianto violentissimo è avvenuto, per cause ancora tutte da chiarire e stabilire con esattezza, tra una Toyota Yaris ed una Opel Corsa. Alla guida della prima c’era una donna di 50 anni, Pasqualina Prezioso, mentre all’interno della seconda vi erano il 76enne pensionato Antonio Iaia, morto questa mattina al Perrino, e la moglie, Maria Epifani che si trovava sul lato passeggero.

Scontro frontale tra auto, il dettaglio della tragedia

Sul posto dello scontro frontale tra le due auto sono intervenuti immediatamente i sanitari del 118 che hanno subito cercato di fare il possibile per salvare la vita ai tre malcapitati. La 50enne alla guida della Yaris, purtroppo, è morta sul colpo e i medici non hanno potuto far altro che constatare il dramma. La coppia, all’interno della Opel Corsa, invece, è stata trasportata, d’urgenza e con codice rosso, all’Ospedale Antonio Perrino di Brindisi. La donna, Maria Epifani, è deceduta subito dopo l’arrivo all’interno del nosocomio brindisino, mentre il marito, come detto, è stato ricoverato con prognosi riservata all’interno del reparto di Rianimazione, ma non ce l’ha fatta ed è morto durante le prime ore di questa mattina. Tutte e le tre vittime erano residenti a San Vito dei Normanni. Sul posto del tragico scontro frontale erano intervenuti anche gli agenti della polizia locale di Brindisi che hanno effettuato i classici rilievi del caso utili a ricostruire con esattezza quanto accaduto.

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Carmelo Dimitri

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