Tornano in libertà gli indagati per i fatti del cimitero di Sezze

Torna a parlare con le forze dell’ordine Fausto Castaldi, l’ex custode del cimitero di Sezze e maggiore indagato nell’operazione Omnia2 dei carabinieri.

E proprio dai militari dell’arma Castaldi è stato interrogato ieri, su delega del procuratore aggiunto Carlo Lasperanza e del sostituto procuratore Valerio De Luca.

E’ stato lo stesso ex custode, tramite i suoi avvocati Antonio Orlacchio e Cesare Castaldi, a chiedere di essere ascoltato. Una dichiarazione spontanea giunta dopo che, durante l’interrogatorio di garanzia, si era avvalso della facoltà di non rispondere.

Per altro, proprio oggi scadono i termini di custodia cautelare e l’uomo, che era ristretto ai domiciliari, torna in libertà così come gli altri 9 indagati che erano sotto custodia cautelare.

Come riporta la collega di Latina Quotidiano Silvia Colasanti, Castaldi ha voluto ribadire la propria estraneità ai fatti contestati fornendo una propria versione; tra l’altro avrebbe anche trovato giustificazioni su tutti i capi di imputazione. Un interrogatorio lungo, si parla di qualche ora, e non ancora concluso visto che è stato rinviato a domani.

Ricordiamo che l’operazione Omnia 2 riguardava gli affari che gli indagati facevano all’interno del cimitero comunale, e che riguardavano la vendita di loculi e legname ricavato dal taglio di alcuni alberi, furti di fiori e sparizioni di salme da loculi ‘antichi’, con lo spazio che veniva poi riutilizzato per costruire nuove tombe. In tutto sono 29 le persone indagate.

Senza dimenticare l’altro filone di indagine, quello che riguarda le feste, a base di droga e sesso, che si consumavano, sempre secondo l’accusa, all’interno dell’abitazione del custode del cimitero. Con tanto di sistema di videosorveglianza che riprendeva tutto.

Ora, con il completamento delle indagini, si aspetta la fase istruttoria che vedrà gli indagati a giudizio. E solo allora, forse, si saprà veramente cosa accadeva all’interno di quelle mura.