Da Sezze al podio mondiale: l’avventura iridata di Bruno Roccasecca

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Si è conclusa con uno splendido secondo posto l’avventura della squadra italiana Senior ai campionati mondiali di tiro a volo, specialità Compak Sporting che si sono tenuti il Grecia nei giorni dal 7 al 10 settembre.

Il campo di tiro di Psachna, ad Atene, ha ospitato le migliori nazionali del mondo, compresa quella azzurra della quale faceva parte anche il tiratore di Sezze, Bruno Roccasecca. Al termine di una gara molto tirata, il terzetto azzurro della categoria Senior, formato anche da Mauro Bosi ed Alessandro Gaetani, ha dovuto arrendersi solo ai fortissimi britannici. Un distacco minimo, 565 piattelli a 561, ed una medaglia d’argento un po’ amara, quindi, ma non meno prestigiosa, soprattutto per il setino Roccasecca, all’esordio con la maglia azzurra.

“Una emozione che non riesco a spiegare – ci ha confidato Bruno – e che, devo ammetterlo, soprattutto all’inizio un po’ mi ha condizionato. La maglia azzurra pesa”.

Per quanto riguarda la competizione in se, come detto, si è sparato per quattro giorni, 50 piattelli al giorno per ognuno dei tre componenti delle varie squadre. Al tirare delle somme, Bruno Roccasecca ha piazzato una eccellente media di 23 piattelli, su 25, a turno. “Non è stato facile – continua nel suo racconto – La competizione è molto faticosa e livelli fisico e mentale. Poi il campo di gara era decisamente ventoso ed il vento è una condizione che nessun tiratore ama, io in particolar modo. L’equilibrio è stato massimo per tre giorni ma poi, alla fine, loro (i britannici, n.d.r.) hanno tirato meglio l’ultimo giorno e ci hanno battuti”.

Come detto, però, alla fine è arrivato il piazzamento sul podio: “Era quello che volevamo e ci siamo riusciti. Sono orgoglioso di quanto fatto e voglio ringraziare il ct che mi ha dato fiducia (Bruno era alla prima gara con la maglia azzurra, n.d.r.) ed i miei compagni di squadra. Siamo stati uniti, anche con tutti gli altri ragazzi e ragazze, come una famiglia, sostenendoci a vicenda, ed i risultati alla fine sono arrivati. Questo è sicuramente il punto più alto di quella che possiamo chiamare la mia carriera da tiratore e non posso che ringraziare ancora coloro che mi hanno permesso di arrivare qui, a cominciare dal mio amico Vico Albino, ma ovviamente anche la mia famiglia. Senza dimenticare il personal trainer Giacomo Campana che, in soli 25 giorni, ha fatto un vero miracolo”.

Una grande soddisfazione per Bruno ma anche per tutti gli amici di Sezze che in tantissimi, nell’immediatezza della gara, lo hanno sommerso di messaggi di auguri e di complimenti.

NB: nella foto in evidenza Bruno, al centro, mentre sul podio, assieme ai compagni di squadra, partecipa alla premiazione

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Lidano Orlandi

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